E’ una forte denuncia quella che giunge dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico riguardo alla mancata voce di bilancio per il triennio 2022-2024 per il servizio di ricerca e soccorso svolto in Campania.
“Il 2019 fu un anno molto intenso per il Soccorso Alpino e Speleologico della Campania e, operativamente parlando, ebbe il suo apice con l’intervento di ricerca e ritrovamento della salma di Simon Gautier, in Cilento, dopo circa 10 giorni dalla sua scomparsa – spiegano dal CNSAS -. Nei mesi precedenti quell’evento era stato avviato l’iter per l’approvazione di una legge regionale che identificasse il Soccorso Alpino e Speleologico della Campania come servizio di pubblica utilità anche in Campania, alla stregua di altre regioni italiane“.
A novembre dello stesso anno fu varata all’unanimità la Legge Regionale 21/2019 grazie all’impegno del primo firmatario della proposta di legge e di tutto il Consiglio regionale e della Giunta. La stessa prevede, tra le altre cose, un sostegno finanziario per il triennio 2019/2021 che ha permesso al Soccorso Alpino e Speleologivo di diventare un punto di riferimento per le Centrali Operative 118, le Forze dell’Ordine, la Protezione Civile regionale e altri soggetti istituzionali e non sia per gli interventi in ambiente impervio sia nel contesto generale dell’emergenza e della Protezione Civile.
La struttura è cresciuta al punto da riuscire ad assicurare la risposta operativa a 3-4 interventi al giorno, nei periodi di maggior rischio, raggiungendo numeri senza precedenti nella storia della Campania.
“Purtroppo dal dicembre 2021, per cause non meglio definite, la Regione Campania non ha previsto a bilancio alcuna somma per il SASC-CNSAS ed il servizio di ricerca e soccorso si trova al momento in forte difficoltà con alcuni automezzi già fermi (per assicurazioni non pagate) e altri impiegati al minimo per impossibilità di rifornimento carburante – denunciano -. Nonostante le segnalazioni e le continue richieste agli uffici e ai riferimenti preposti, segnalazioni sia verbali che formali, al momento non ci sono riscontri sul se e quando tale problematica potrà vedere la risoluzione”.
L’auspicio da parte della Dirigenza regionale del Soccorso Alpino e Speleologico è che il servizio di ricerca e soccorso non perda ulteriormente efficienza così come già sta avvenendo per l’ormai non più sostenibile assenza di risorse finanziarie: “La situazione attuale già comporta ricadute estremamente negative sul turismo escursionistico e su tutte le attività correlate all’ambiente outdoor che negli ultimi anni hanno avuto uno sviluppo esponenziale in tutta la Campania. L’eventuale perdurare del problema potrebbe avere risvolti drammatici, così come già segnalato alle Prefetture e alla Giunta regionale della Campania“.