Il recente caso di encefalite da West Nile Virus riscontrato in un uomo di Altavilla Silentina, paziente oncologico, e diagnosticato al “Ruggi” di Salerno ha destato qualche preoccupazione tra i cittadini sulle possibili conseguenze.
Nel frattempo l’Asl Salerno è a lavoro per monitorare la situazione nell’intera provincia.
A tal proposito abbiamo rivolto qualche domanda al dottore Arcangelo Saggese Tozzi del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl, che invita i cittadini alla calma: “Non c’è alcun pericolo, i casi di morte sono rarissimi, stiamo garantendo la sicurezza sanitaria richiesta dal caso”.
- Dottore, cos’è il West Nile Virus?
È un virus legato alle Arbovirosi (malattie causate da virus trasmesse da vettori artropi come zanzare) che si trova negli uccelli selvatici e viene trasmesso alle zanzare, tramite puntura. Non si trasmette da uomo a uomo, ma attraverso la puntura della zanzara. Il virus si trasmette anche ad altri mammiferi, ad esempio i cavalli.
- Chi è stato infettato ha qualche sintomo? Se sì, quale?
Maggiormente no. Nell’80-90% dei casi non si registrano sintomi, un 10/15% può registrare qualche sintomo influenzale e un caso su 1000 può registrare complicazioni, come appunto è accaduto nel caso del signore di Altavilla Silentina, già gravato da altre situazioni. Nella maggior parte, dunque, la risposta è positiva.
- Come si può prevenire l’infezione?
Non esiste alcun vaccino. E’ tuttavia attiva una sorveglianza delle Arbovirosi che permette di avere un quadro della situazione nel territorio. Si tratta di un sistema che controlla i volatili, anche quelli morenti, per capire se è presente il virus. Presente anche il monitoraggio attraverso il posizionamento di trappole per le zanzare, e la loro successiva analisi. La Campania è tra le ultime regioni per casi, ai primi posti troviamo Lombardia ed Emilia Romagna. Per le persone poche e semplici accortezze: utilizzo di prodotti repellenti contro le zanzare, evitare di far stagnare l’acqua nei vasi, posizionare le zanzariere e fare interventi di disinfestazione sul territorio comunale. Quest’ultima è una pratica che stiamo mettendo in atto mensilmente sul territorio.
- Come si cura?
Essendoci un’incidenza molto bassa, non c’è una cura precisa. Occorre gestire man mano: attraverso terapie antivirali, ad esempio, ma sempre valutando ogni caso.
- Dottore, vuole lanciare un messaggio ai cittadini?
Preciso ancora una volta che nella maggior parte dei casi non c’è reazione alla puntura. Parliamo di circa 800/900 casi nazionali, dunque sicuramente invito alla calma. Come Asl Salerno stiamo monitorando la situazione e per il mese di settembre abbiamo anche anticipato gli interventi di disinfestazione del territorio provinciale. Voglio sottolineare questo aspetto dato che attualmente circolano altre malattie, come ad esempio il vaiolo delle scimmie, che non tocca queste zone e che potrebbe portare a fare confusione nella popolazione e a generare inutili allarmismi. Invito alla calma e, inoltre, alla tutela da possibili punture di zanzare, dato che possono innescare altre problematiche.
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