E’ una doccia gelata quella che arriva per la città di Salerno e la sua provincia dall’annuale classifica sulla vivibilità nelle province italiane pubblicata da “Il Sole 24 Ore“. Un crollo al 105° posto vede il Salernitano scendere ancora, rispetto all’anno precedente, di due posizioni e, per il 2017, attestarsi a pochi posti dal fanalino di coda, Caserta, che occupa il 110° posto in classifica.
Diversi i parametri che ogni anno il quotidiano che si occupa di economia e finanza utilizza per dare un dettagliato quadro della qualità di vita nelle città italiane. Ricchezza e consumi, lavoro e innovazione, ambiente e servizi, demografia e società, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero sono gli elementi chiave presi in esame per poter dare un giudizio complessivo sulla vivibilità delle province del Paese. I dati che riguardano Salerno e il territorio della provincia non lasciano affatto ben sperare, considerando che rispetto al 2016, secondo i calcoli de “Il Sole 24 Ore”, sono addirittura peggiorati.
Il 105° posto è la sintesi di una media di punti ottenuti in base ai vari parametri presi in esame. Per ciò che concerne la ricchezza e i consumi Salerno e la sua provincia si collocano alla 109^ posizione, mentre per lavoro e innovazione alla 79^, per ambiente e servizi alla 90^, per demografia e società alla 75^, per giustizia e sicurezza, tematica particolarmente sentita dalla popolazione salernitana, alla 100^ e per cultura e tempo libero alla 85^ posizione.
Numeri, dunque, che attribuiscono al Salernitano una spiacevole maglia nera e in merito ai quali si è espresso negativamente il senatore di Fratelli d’Italia, già Presidente della Provincia, Antonio Iannone. “Le classifiche sulla vivibilità del Sole 24 Ore sono veramente impietose – ha dichiarato – Le province campane sono il fanalino d’Italia, mai così in basso. Il fallimento di De Luca e del PD assume una connotazione tragicomica se si pensa che il suo slogan elettorale era ‘mai più ultimi’ quando ultimi non eravamo. La Provincia di Salerno sprofonda al 105esimo posto perdendo ulteriori 2 posizioni rispetto allo scorso anno. Nella classifica 2014, quando la Provincia era amministrata da Fratelli d’Italia, eravamo risaliti al 93esimo posto, Canfora è stato capace di perdere 12 posizioni in 3 anni. Siamo alla Caporetto di una politica fatta di annunci senza fatti conseguenti e di clientele senza soluzione di continuità. Dopo tre anni di guida PD alla Regione e alla Provincia è tutto allo sfascio: è emergenza lavoro, emergenza sanità, emergenza rifiuti, emergenza trasporti. Il Sole 24 Ore fotografa una realtà già evidente da tempo“.
– Chiara Di Miele –