Dal dolore straziante per la perdita di un figlio adolescente possono nascere una nuova speranza e il desiderio di essere utili per la collettività. Da queste basi ha preso forma l’associazione “La stanza di Giò”, costituita da Donato e Lucia Cafaro insieme ad altre mamme che si sono viste strappare i figli troppo presto.
Donato e Lucia sono i genitori di Giovanni Cafaro, morto a soli 20 anni in seguito ad un incidente stradale verificatosi nell’aprile del 2007 a Sala Consilina. Giovanni era alla guida della sua auto, su cui viaggiavano altri due amici, quando ne perse il controllo uscendo fuori strada. Per lui non vi fu nulla da fare, gli altri due ragazzi ne uscirono illesi.
Da quella esperienza drammatica e innaturale i suoi familiari, un anno dopo, hanno tratto la forza per donarsi al prossimo e diffondere un messaggio fondamentale, quello dell’importanza di una guida sicura.
Così hanno preso il via le innumerevoli attività de “La stanza di Giò”, dedicate soprattutto agli studenti e ai diversamente abili, per trasmettere a chi si appresta a conseguire la patente le giuste nozioni per guidare con prudenza.
In vista della Giornata nazionale in memoria delle vittime della strada abbiamo intervistato Donato Cafaro che ci ha aperto le porte di casa raccontandoci il mondo de “La stanza di Giò”.