Una corsia preferenziale per le denunce e indagini più rapide sui casi di violenza alle donne.
Il Consiglio dei ministri ha approvato il “Codice Rosso”, con le firme dei ministri della Giustizia Alfonso Bonafede e della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno.
Le denunce per maltrattamenti, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni aggravate commessi in contesti familiari o di convivenza, saranno portate direttamente al Pubblico Ministero che dovrà sentire la donna entro tre giorni.
“Con il via libera in Consiglio dei Ministri al codice rosso proviamo a dare una risposta seria a tutte quelle donne che vedono nella denuncia della violenza l’inizio di un inferno peggiore della violenza stessa, spesso consentito dalla burocrazia e dalle lungaggini dell’organizzazione della giustizia – riferisce la deputata del Movimento 5 Stelle Anna Bilotti – Con questo provvedimento tutte le denunce di violenza avranno una corsia preferenziale a tutela delle donne e del loro diritto a una immediata tutela. Denunciare è la cosa più difficile, lo dicono i dati, e questo provvedimento va proprio nella direzione di attivare immediatamente tutti i presidi necessari affinché la rete di protezione prevista dagli strumenti di legge si attivi immediatamente”.
“Abbiamo previsto l’obbligo di formazione per le forze di polizia che trattano questo tipo di procedimenti in modo che siano specializzati soprattutto nella prevenzione e che abbiano una preparazione specifica all’interlocuzione con le vittime – continua – questo consentirà agli organi inquirenti di fare un salto di qualità, non agire solamente a reato consumato, ma intervenire sull’ organizzazione del lavoro di prevenire il reato stesso. Proprio la Campania, stando l’Osservatorio sul Fenomeno della Violenza sulle Donne seconda in Italia per numero di femminicidi, un primato che impone a tutte le istituzioni pubbliche, alle associazioni, agli organi di informazione e formazione una strettissima sinergia per poter non solo prevenire il fenomeno, ma invertire la tendenza”.
“Non appena approvato il provvedimento il mio pensiero non è potuto che andare a Violeta – ha aggiunto – la mamma di Sala Consilina morta per mano del suo compagno non più di un mese fa, l’ennesima vittima innocente di un’emergenza culturale che proveremo a combattere con tutte le nostre forze”.
– Claudia Monaco –