Nelle scorse settimane i militari della Stazione Carabinieri Parco di Castellabate, diretti dal Maresciallo Giovanni Saviello, con il supporto operativo e logistico del Nucleo Carabinieri Subacquei di Napoli hanno svolto controlli finalizzati alla prevenzione delle violazioni nell’Area Marina Protetta Santa Maria di Castellabate istituita dal Ministero della Transizione Ecologica.
Attenzione particolare è stata posta su tutte quelle condotte che hanno un significativo impatto su ecosistemi marini di particolare pregio ambientale quali le prateria di Posidonia oceanica, pianta marina endemica del Mediterraneo e tutelata da numerose normative nazionali e comunitarie nonché oggetto di numerosi progetti di conservazione e ripristino che coinvolgono anche il Nucleo Carabinieri Subacquei di Napoli. Numerose sono le funzioni che svolgono le praterie di Posidonia, giocando un ruolo importante nella produzione di ossigeno e nello stoccaggio dell’anidride carbonica, contrastando i cambiamenti climatici, offrendo riparo e idonei siti di riproduzione a numerose specie di fauna ittica, contrastando il moto ondoso e l’erosione della costa e delle spiagge anche attraverso depositi (banquette) costituite dalle foglie di Posidonia spiaggiata.
Purtroppo questo ecosistema viene messo in pericolo da alcune attività umane che impattano sul suo equilibrio provocando danni ambientali, come la pesca a strascico e l’ancoraggio.
Dopo i controlli, espletati anche con il supporto di un mezzo nautico dei Carabinieri Subacquei, sono state elevate oltre 30 sanzioni amministrative per violazione al divieto di ancoraggio al di fuori delle zone individuate con apposito disciplinare emanato dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni (Ente gestore dell’Area Marina Protetta). Sono stati effettuati servizi preventivi di osservazione finalizzati a reprimere il fenomeno dell’antibracconaggio ittico effettuato con pesca subacquea.
Si ricorda che nell’Area Marina Protetta Santa Maria di Castellabate l’ancoraggio è consentito solo in 7 aree delimitate ciascuna da 4 gavitelli di colore giallo. I controlli continueranno nelle prossime settimane per consentire la sostenibile fruizione dell’Area Marina Protetta contemperando al tempo stesso le esigenze di tutela degli ecosistemi marini che caratterizzano questo tratto di costa.