Riesce a risponderci appena uscito dal bunker, dove insieme alla sua famiglia, al suo cagnolino e a tantissime altre persone sta vivendo buona parte delle giornate sul fronte di guerra in Ucraina. A spiegare cosa sta succedendo è Vincenzo Barba di Sant’Angelo Le Fratte, che da anni vive a Kiev, a pochi passi dal centro, dove ha la sua famiglia e il suo lavoro.
Fa lo chef di professione ed è molto noto in città, essendo anche un personaggio della tv nazionale dove propone agli ucraini i suoi squisiti piatti. Il suo lavoro lo ha portato in Ucraina, terra che lui non intende lasciare e che vuole difendere.
Sono giorni duri, difficili, pieni di paura. E lo si percepisce dalla sua voce quando, appena uscito dal bunker, riesce a collegarsi a internet per raccontarci cosa sta succedendo e ci svela: “Mentre era in corso il primo degli incontri per i negoziati tra Ucraina e Russia al confine bielorusso, Putin ha fatto bombardare e accerchiare Kiev, attimi di terrore”.
“Qui – racconta Vincenzo a Ondanews – come suonano le sirene, ci rinchiudiamo nei bunker. Pochi minuti per raggiungerli e iniziano i bombardamenti. Stiamo in questi spazi sotterranei con tante persone. Qui dormiamo, usciamo poche ore al giorno, quando non c’è il coprifuoco per fare la spesa, insomma, per i servizi necessari. E’ un rischio stare in strada. Sparano anche sui civili, anche se non se ne parla. Noi siamo molto preoccupati e cerchiamo di sopravvivere stando il più nascosti possibile”.
Lo spiraglio del “dialogo” tra Ucraina e Russia sembra non allentare la pressione, anzi: “La situazione è gravissima. Non auguro di vivere tutto ciò a nessuno, nemmeno al mio peggior nemico. E’ – aggiunge Vincenzo Barba – qualcosa di bruttissimo, surreale, inspiegabile. Onestamente non ci sono parole per spiegare la situazione”. Un supporto, tra le mille difficoltà, lo sta provando a dare l’Ambasciata Italiana a Kiev: “Stanno cercando in tutti i modi di aiutarci, ma è difficile, qui c’è molta confusione, i movimenti sono pericolosi. Io ho l’auto parcheggiata, non la tocco: il rischio di essere colpiti è davvero altissimo, il rischio di essere presi dai carri armati è reale”.
Vincenzo ogni ora sente la famiglia che vive a Sant’Angelo Le Fratte. Ma non molla e non si abbatte: “Sì, siamo tutti con la pressione addosso. Abbiamo paura, ma teniamo forte, resistiamo, sperando possa finire presto. Se c’è da combattere per l’Ucraina, io sono il primo a farlo. Questa nazione mi ha dato tanto e merita tanto” ha concluso Vincenzo, titolare di un ristorante a Kiev.
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