La vigoressia o bigoressia o anoressia riversa è una forma di dismorfofobia ovvero un disturbo dell’immagine corporea caratterizzato dalla continua e ossessiva preoccupazione per la propria massa muscolare, l’allenamento, la massa magra, una dieta ipocalorica e iperproteica nonché la tenuta atletica del corpo, anche a discapito della propria salute.
Ne abbiamo parlato con il dottor Donato Soldovieri, originario di Auletta e ricercatore medico presso il Dipartimento di Fisiopatologia Medico-Chirurgica e dei Trapianti all’IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.
- La vigoressia è un disturbo psicologico che viene recentemente classificato all’interno dei disturbi alimentari. Di cosa si tratta nello specifico?
Nello specifico quando parliamo di vigoressia intendiamo uno stato mentale che porta l’individuo che ne soffre ad avere una seria dispercezione corporea. Il disturbo, descritto in maniera semplice, è caratterizzato da una estrema preoccupazione ad incrementare la massa muscolare. Il paziente vigoressico tende dunque a vedersi inadeguato e fin troppo magro rispetto ad altri soggetti e inizia un percorso autonomo (sbagliato) di vera e propria ossessione con diete ipercaloriche o iperproteiche, integratori ed esercizi con pesi. Questo pensiero continuo al fitness, al corpo e all’immagine diventa una vera e propria fissazione che origina continuamente stress, insoddisfazione e malessere.
- Quali sono le cause di questo disturbo?
Le cause sono molteplici e di natura diversa, ci sono i fattori psicologici, fattori sociali e fattori biologici. Sembra che l’autostima giochi un ruolo importante ma oggi è anche il ruolo dei social media che propongono continuamente il mito della bellezza come magrezza, tonicità e giovinezza come unico modello per raggiungere la felicità, la realizzazione di sè stessi e il riconoscimento sociale a condannare un difetto come senso di colpa, insicurezza e vergogna e non come unicità.
- Quali sono, invece, i sintomi?
Sono svariati e spaziano da aspetti psicologici, come pensieri ossessivi e paure, a comportamenti anomali. Alcuni esempi: provare malessere, ansia e disagio, allenamenti estremi e incontrollati in palestre, anteporre l’allenamento e la cura del corpo alla vita familiare o sociale, preoccupazioni ossessive e infondate che il corpo non sia muscoloso o tonico fino ad arrivare ad attenzioni maniacali sull’alimentazione e all’utilizzo sregolato di integratori o illegalmente all’utilizzo di steroidi anabolizzanti.
- Come diagnosticarla e come curarla?
La diagnosi viene fatta utilizzando diversi criteri diagnostici, attraverso colloqui clinici, osservazione del paziente e attraverso l’utilizzo di strumenti testistici. Essendo un disturbo di carattere psicologico, il trattamento di prima scelta per la cura della vigoressia consiste nella psicoterapia, preferibilmente ad indirizzo cognitivo-comportamentale, alcune volte è necessaria anche una terapia farmacologica. Effettuare una diagnosi è alquanto complesso, in quanto i soggetti affetti tendono a celare le proprie problematiche.