Chiuse le urne delle primarie del Partito Democratico di domenica scorsa, è tempo di chiarimenti. E la voglia di fare chiarezza arriva, tramite un comunicato stampa, dal Circolo PD di Atena Lucana, al centro, proprio durante la giornata delle consultazioni dem, di un caos legato alla scelta della sede in cui svolgere le operazioni di voto.
“La sede indicata e condivisa con il Comitato organizzatore provinciale delle primarie è sempre stata individuata nella sezione del nostro circolo locale, questo però fino alle ore 20.00 di venerdì 27 febbraio – spiegano dal circolo cittadino – Da questo momento in poi per motivi che non ci è dato sapere, ma che supponiamo poco abbiano a che fare con i principi della democrazia e della trasparenza, il seggio per le primarie ad Atena Lucana viene ‘arbitrariamente e deliberatamente’ individuato nella sala consiliare del nostro comune contrariamente a quanto accadeva nei comuni limitrofi. Infatti come è giusto che sia stato i circoli PD dei comuni circostanti hanno svolto regolarmente le primarie presso la propria sede e non sono mai stati invitati a rispettare l’indicazione che la federazione provinciale ha rivolto al nostro circolo, cioè quella di avviare le operazioni di voto solo a condizione che si svolgessero in un luogo diverso dal nostro circolo“. Il circolo cittadino, in seguito, ha deciso di continuare a svolgere le operazioni di voto nella propria sede. “E’ vero, abbiamo disatteso l’invito che solo nelle 48 ore precedenti la domenica del 1 marzo ci perveniva ufficialmente dal Comitato organizzatore provinciale – continua il comunicato – Dopo una brevissima sospensione per maggiori e più dettagliate delucidazioni, subito contattati dal partito regionale che ci rassicurava sulla legittimità del voto presso la sede cittadina del PD, abbiamo ripreso le operazioni di voto. Questa è la cruda e reale sintesi dei fatti“.
Il comunicato del circolo democratico atinate, però, rimarca una sorta di “responsabilità inconsapevole” della stampa locale, colpevole – a dire dello stesso circolo – di aver diffuso “balle, inconsapevolmente“, perchè “troppo fidatesi delle deliranti chiacchiere di infantili, incompetenti e sedicenti esponenti del partito, per usare una espressione, a noi molto cara, della segretaria provinciale di Salerno“.
Vista la volontà di chiarire una situazione che, non solo a parere della stampa, domenica è parsa da subito intricata, crediamo sia giusto, come testata che ha trattato il “caso primarie Atena Lucana”, affermare con forza alcuni punti della questione. Perchè mai la stampa dovrebbe essere tirata in ballo in quella che pare, a tutti gli effetti, una querelle interna, non solo tra il circolo cittadino e la segreteria provinciale ma, addirittura, allo stesso Comune? E quale sarebbe la colpa della stessa stampa? Quella forse di interpellare tutte le parti interessate e riportare, fedelmente, i rispettivi punti di vista? Il corretto operato di un giornalista, che non fa altro che il proprio lavoro, autorizza forse un circolo di partito qualsiasi o chicchessia ad etichettare una testata giornalistica come “inconsapevole” diffonditrice di “balle” e ingenua credulona dinanzi a “deliranti chiacchiere di infantili, incompetenti e sedicenti esponenti del partito”?
“Il nostro stanco Vallo di Diano non ha bisogno di queste figure povere di competenze, esperienze, umiltà, credibilità e soprattutto prive di contenuti – termina il comunicato del circolo atinate – La politica è una cosa seria, lasciamola fare alle persone serie“. Un monito finale che promette bene quello che giunge da Atena e noi, che non mettiamo in dubbio la serietà degli “operatori politici” locali, ci auguriamo che, nel futuro prossimo, venga fatto lo stesso con la nostra.
– Chiara Di Miele –
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01/02/2015 – Primarie Pd. Ad Atena Lucana è caos
Bravissima, i miei più vivi complimenti a Chiara di Miele. Costoro non hanno capito che “un giornale è il pane spirituale” per dirla con Marcel Proust. Il giornale penetra in tutte le case e resta lo stesso per ciascuno, “presenta gli avvenimenti, pietra accanto a pietra, lordura su lordura”. Certo, il rispetto è dovuto anche chi predica una “politica seria” e però razzola “deliranti chiacchiere di infantili, incompetenti e sedicenti esponenti del partito”. Ma sempre che il rispetto sia reciproco. Ricordo che solo rispettando se stessi si può esigere il rispetto degli altri. Aggiungo, solo credendo in se stessi si può essere creduti dagli altri.