Il consigliere di minoranza Mauro Cafaro all’indomani della sentenza del TAR Lazio che ha respinto il ricorso avanzato da Asmel contro ANAC, esprime le proprie perplessità sulle procedure di allineamento alla delibera di Cantone.
“Durante il consiglio comunale di agosto scorso, sono stati deliberati indirizzi per introdurre una modifica statutaria, che eliminasse la possibilità, anche solo teorica, di qualsiasi vocazione commerciale della società. – dice Cafaro – Ma nel corso della seduta consiliare di dicembre, abbiamo appreso con stupore, che l’assemblea straordinaria della società tenutasi in presenza del 100% del capitale, rappresentato da Giovanni Caggiano nella duplice veste di Sindaco di Caggiano e di Presidente dell’associazione Asmel, ha approvato modifiche allo Statuto Sociale, con particolare riguardo all’art.13 che prevede la gestione della società svolta da un amministratore unico o, in alternativa, da un consiglio di amministrazione eletto dall’Assemblea dei Soci, nell’ambito di un elenco di candidati proposti da Asmel associazione”.
“Quindi la domanda sorge spontanea: se i privati non possono, per legge, essere soci di una centrale di committenza per quale misteriosa ragione hanno, di fatto, il potere di proposta e di nomina dell’organo amministrativo? – conclude Cafaro – Cosicché il privato che esce dalla porta, per obbligo di legge, vi rientra dalla finestra sotto mentite spoglie! In altri termini si tratta di un allineamento fatto con il trucco”.
– Rosanna Raimondo –
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23/02/2016 – Vicenda Asmel/Caggiano. Tar Lazio respinge definitivamente il ricorso presentato da Asmel contro ANAC