Sandro Pili, l’uomo che il 30 novembre del 2014 accoltellò la moglie Pierangela Gareffa nella loro casa di Vibonati, è stato condannato dal Tribunale di Lagonegro a quattordici anni di carcere e tre mesi in una casa di cura e di custodia.
Il Giudice Claudio Scorza ha dichiarato l’imputato, reo confesso, colpevole di omicidio volontario e ha riconosciuto la seminfermità, favorendo una riduzione della pena.
Il Pubblico Ministero aveva chiesto sedici anni. I legali rappresentanti della famiglia della vittima annunciano ricorso alla Corte d’Assise d’Appello.
– redazione –
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