Il vescovo Antonio De Luca di Teggiano-Policastro, delegato della Conferenza Episcopale Campana per il settore Migrazioni, ha guidato nella Basilica di SS. Severino e Sossio di Napoli la veglia di preghiera sul tema: “Morire di speranza”, prevista in più di trenta città italiane in memoria di tutte le vittime dei viaggi verso l’Europa.
Si tratta di un’iniziativa lanciata in occasione della Giornata mondiale del rifugiato del 20 giugno scorso a cura della Comunità di Sant’Egidio, Associazione Centro Astalli, Caritas italiana, Fondazione Migrantes, Federazione Chiese evangeliche in Italia, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII.
Secondo un calcolo dell’Onu il numero delle persone che sono morte nel tentativo di raggiungere l’Europa dall’inizio dell’anno è di 2.510 su un totale di 9.500 dal 2014. “Cifre che hanno fatto definire – afferma il vescovo – il Mare nostrum tomba di speranza”.
Durante l’incontro il presule ha evidenziato l’urgenza di attuare progetti percorribili, come quello dei “Corridoi umani” grazie al quale sono arrivati in Italia in condizioni di sicurezza 280 persone. Un sistema che attraverso i controlli effettuati in partenza, garantisce la sicurezza per tutti e facilita l’integrazione.
– Lucia Giallorenzo –