Si tratta di una società di Roma che opera nel commercio di auto, trasferita in maniera fittizia a Sala Consilina, quella nei confronti della quale qualche giorno fa la Guardia di Finanza di Salerno, su disposizione della Procura di Lagonegro, ha eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni per un valore di quasi un milione e 200mila euro.
Non si tratta, dunque, di una concessionaria valdianese, come molti hanno creduto a poche ore dalla diffusione della notizia, ma di un rivenditore di auto che fittiziamente risultava operante a Sala Consilina senza avere nel comprensorio alcuna sede fisica se non un ufficio in località Trinità.
Dopo l’intensa attività svolta dalle Fiamme Gialle sono 6 le persone indagate per frode al Fisco dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno dopo la scoperta di una serie di irregolarità nell’applicazione dell’IVA nell’acquisto di auto di provenienza intracomunitaria da parte della società. Coinvolti anche due funzionari appartenenti all’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Sala Consilina. I rappresentanti legali hanno presentato all’Ufficio finanziario delle fatture false relative all’acquisto di 156 auto provenienti dall’estero, in cui è stato falsamente attestato il pagamento dell’IVA nel Paese comunitario di origine.
Ricevute le fatture, i due funzionari facevano risultare al sistema un pagamento, raggirando il meccanismo di incrocio dei dati fiscali con quelli della Motorizzazione Civile, introdotto per impedire l’immatricolazione delle auto fino a che non si sarebbe proceduto al versamento delle imposte dovute. Rimosso il blocco, la società registrava e vendeva le auto, risparmiando oltre un milione di euro di tasse.
Il sequestro preventivo per equivalente è stato effettuato a carico di ogni singolo indagato.
– Chiara Di Miele –
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