Gelo grandine e infine siccità. Il 2017 sarà un’annata da dimenticare per la vendemmia per via del mix terribile di fattori climatici.
Si è conclusa così la vendemmia 2017 che si classifica tra le più scarse del Dopoguerra con un taglio della produzione del 40% circa rispetto allo scorso anno.
E’ quanto emerge dal bilancio della Coldiretti di fine vendemmia iniziata quest’anno il 4 agosto, la più anticipata dell’ultimo decennio e fortemente condizionata da una siccità estrema. A riferirlo è il Direttore Provinciale della Coldiretti Vincenzo Tropiano.
“Si parla di una vendemmia scarsa ma buona – ha riferito Tropiano – dovuto alla forte gelata di aprile scorso che ha colpito le viti e poi la forte siccità che ci ha accompagnato fino a qualche settimana fa. Se il forte caldo ha aumentato la qualità dell’uva migliorandone il contenuto zuccherino e diminuito gli attacchi di natura parassitaria ma ha diminuito la quantità”.
“La gelata ha compromesso molto le aree interne del territorio del Cilento e Vallo di Diano. Il vino è sicuramente migliore ma sarà pochissimo anche se l’Italia, va sottolineato, mantiene comunque il primato mondiale tra i produttori”.
– Claudia Monaco –