Connotare le produzioni agroalimentari radicate al territorio e farne risaltare il valore. E’ l’obiettivo del marchio “Io sono lucano” ideato da Coldiretti Basilicata e presentato in mattinata. All’incontro, moderato dal direttore della Coldiretti Basilicata, Aldo Mattia, sono intervenuti Michele Somma, presidente della Camera di Commercio Basilicata, Gianfranco Romano, presidente Coldiretti Matera, Marco Saraceno, coordinatore filiere agroalimentari lucane, Luca Braia, assessore regionale alle Politiche Agricole, e Roberto Cifarelli, assessore regionale alle Politiche di Sviluppo.
“Si tratta di un marchio che dovrà divenire sinonimo di garanzia e di autenticità e accompagnare i prodotti, le aziende e le filiere che aderiranno al programma – ha evidenziato il direttore Mattia – dando visibilità a caratteristiche misurabili ed oggettive delle produzioni stesse e, al tempo stesso, raccordarle al territorio di origine e a valori emozionali ed evocativi. S’intende dar vita ad una brand architecture in grado di conferire un’entità forte e comune all’agroalimentare lucano”.
Marco Saraceno ha ricordato che “da due anni la confederazione agricola è impegnata in un lavoro capillare su tutto il territorio, volto ad offrire strumenti di crescita ed innovazione del comparto agroalimentare lucano, che trae origine dall’esperienza dei Progetti Integrati di Filiera, più noti come PIF. Il lavoro svolto sui PIF, in particolare sulla costituzione ed avvio della filiera regionale cerealicola e di quella della carne, ha consentito di porre le basi per uno sviluppo mirato ed innovativo dell’intero comparto agroalimentare lucano, proprio con l’intento di risolverne le criticità maggiormente penalizzanti”.
“E’ una iniziativa importantissima – ha spiegato Antonio Pessolani, presidente Coldiretti Basilicata – che consente di valorizzare con un marchio identitario, produzioni tipiche, contrassegnate da certificazioni di qualità come le Dop e similari“. Il presidente della confederazione agricola ha poi annunciato la creazione a breve di un “villaggio delle produzioni lucane” in occasione di Matera Capitale europea della Cultura 2019.
Per garantire il corretto uso del marchio ai licenziatari sono previste la sottoscrizione del Regolamento d’uso del Marchio (registrato al Ministero per lo sviluppo economico), l’approvazione del Disciplinare tecnico di filiera, la documentazione per garantire la rintracciabilità ed i requisiti di idoneità agricola, origine e controllo del prodotto a marchio “Io sono lucano”, a partire dalle imprese agricole fino alla consegna del prodotto confezionato presso i distributori. Nel corso dell’iniziativa è stato sottoscritto un accordo pilota per la valorizzazione delle produzioni agroalimentari a marchio “Io sono lucano” finalizzato a contribuire concretamente all’affermazione di logiche organizzative e produttive tese a salvaguardare i valori etici ed economici dell’agroalimentare lucano.
– Chiara Di Miele –