Si terrà il 1° luglio prossimo, davanti al GUP del Tribunale di Lagonegro, l’udienza preliminare nei confronti di un‘assicuratrice 34enne di Sala Consilina e di altre 56 persone coinvolte in una truffa ai danni di 5 compagnie di assicurazioni, del Ministero dell’Economia e delle Finanze e di una donna di Nocera Inferiore.
L’assicuratrice e le altre 56 persone coinvolte, tutte beneficiarie di polizze assicurative a prezzi “vantaggiosi”, sono finite sotto inchiesta per concorso nei reati di truffa, danneggiamento fraudolento dei beni assicurati e falso materiale e ideologico.
A scoprire il meccanismo truffaldino sono stati gli agenti della tenenza della Guardia di Finanza di Sala Consilina comandata dal luogotenente Giuseppe Iannarelli. Le Fiamme Gialle, dopo una lunga indagine hanno scoperto che la truffa sulle assicurazioni coinvolgeva il Vallo di Diano e la provincia di Napoli. La donna di Sala Consilina è considerata dagli inquirenti la mente della truffa. Le altre 56 persone per le quali è stato richiesto il rinvio a giudizio sono per la maggior parte automobilisti residenti in provincia di Napoli, ma fra essi figurano anche diversi stranieri di origine cinese, indiana e romena.
La truffa consisteva nell’accendere nuove polizze auto a favore di automobilisti consenzienti ai quali venivano applicate le tariffe della Basilicata anzichè quelle della Campania e ciò attraverso la contraffazione di documenti (carte d’identità ed attestati di rischio falsi). In tal modo si otteneva un consistente risparmio sul premio assicurativo il cui importo, in alcuni casi, risultava essere tre volte minore rispetto alle tariffe vigenti in Campania.
– Erminio Cioffi –