Atena Lucana e Buonabitacolo sono i due Comuni che nel 2014 hanno fatto registrare una spesa per le utenze e i canoni per la telefonia e le reti di trasmissione di gran lunga superiore a quella che è invece la media nazionale di spesa pro capite. I comuni più virtuosi sono stati Sassano e Sanza.
Ad Atena Lucana, infatti, nel 2014 sono stati spesi 42.022 Euro pari a 18,21 Euro pro capite ossia quasi 5 volte in più rispetto alla media nazionale che è di 4 Euro e 39 centesimi. Di poco superiore è stata la spesa complessiva affrontata per telefonia e servizi di comunicazione da parte, invece, del Comune di Buonabitacolo che ha sborsato nello scorso anno 42.463 Euro: in questo caso, però, visto il numero maggiore di abitanti rispetto ad Atena Lucana, la spesa pro capite, ovvero la ricaduta a danno delle tasche dei cittadini è stata di 16,55 Euro.
Al terzo posto di questa speciale classifica troviamo poi un altro piccolo comune, quello di San Pietro al Tanagro che ha speso nel 2014 15,439 Euro con un spesa pro capite di 8,90 Euro, pari al doppio della media nazionale. Al quarto ed al quinto posto si piazzano, invece, i comuni di Polla con un esborso di 35.083 Euro pari a 6,69 Euro pro capite e Pertosa, il comune più piccolo del Vallo di Diano che ha pagato fatture per 3611 Euro che corrispondono a 5,20 Euro a carico di ciascun cittadino.
Leggermente al di sopra della media nazionale è invece Sala Consilina, il comune più grande del comprensorio valdianese che ha speso nel 2014 55.201 Euro con una media pro capite di 4,49 Eur0 (10 centesimi in più rispetto a quella nazionale).
Sono invece al di sotto della media nazionale i comuni di Padula (22.173 Euro 4,35 Euro pro capite), Sant’Arsenio (11.529 Euro 4,21 Euro pro capite), San Rufo (7.276 Euro, 4,13 Euro pro capite), Casalbuono (4.866 Euro 4,03 Euro pro capite), Teggiano (26.685 Euro 3,29 Euro pro capite) e Montesano sulla Marcellana (20.493 Euro 3,03 Euro pro capite).
Gli ultimi tre posti della classifica occupati dai comuni più parsimoniosi dove la spesa è stata anche inferiore alla metà delle media nazionale sono: Monte San Giacomo che ha speso 4258 Euro con una spesa pro capite di 2,62 Euro, Sassano che ha sborsato per le spese di telefonia 11818 Euro con una spesa a carico di ciascun cittadino 2,34 Euro ed infine Sanza che ha speso 4673 Euro nel 2014 con una spesa a carico di ciascun cittadino di 1,73 Euro.
– Erminio Cioffi –
A nessuno basta niente se non sa farsi bastare ciò che ha. Oggi, tutti abbiamo poco per cui non possiamo fare “sciacqua Rosa e viva Agnese” oppure: “moglie mia facciamo una pizza…”, “marito mio facciamone due…”
Mettiamo in pratica la saggezza dei nonni: “ad acino ad acino, si fa la macina…” e, alla fine, potremo stare meglio tutti. (Ladri permettendo).
Mi complimento per il pezzo. Un esempio di servizio pubblico nell’interesse del cittadino. Buon lavoro. Roberto De Luca
Mi associo al giudizio positivo dell’amico Roberto De Luca e mi congratulo con Erminio Cioffi, al quale mi permetto sollecitare anche analoghi reportage informativi su spese dei Comuni per “istruzione e cultura” e quelle di “rappresentanza”. Interessante sarebbe anche conoscere le spese riconosciute quali “debiti fuori bilancio” a seguito di sentenze esecutive, da cui desumere anche le spese per liti e/o controversie. E ancora, le spese per “studi e consulenze”, per “sponsorizzazioni”, per “missioni”. Non tutti sanno che a questi dati guarda con interesse la Corte dei Conti.