Si è svolto ieri pomeriggio all’auditorium comunale “G. Amabile” di Sant’Arsenio un confronto con i cittadini e le istituzioni organizzato dal Comitato “No Biometano” per cercare di fare chiarezza dopo i fatti di cronaca ambientale che hanno riguardato il territorio.
La presidente del Comitato Annamaria Rizzo ha aperto i lavori affermando che lo scopo del confronto era quello di dar vita a un documento con delle proposte condivise da consegnare alle istituzioni locali, al fine di mantenere alta l’attenzione sulle questioni ambientali dell’intero comprensorio valdianese.
“La prima proposta inserita nel documento che redigeremo – ha detto Rizzo – riguarda la richiesta ai sindaci di Sant’Arsenio, San Pietro al Tanagro e San Rufo di fare il carotaggio dei terreni coinvolti nel processo Chernobyl conclusosi con l’assoluzione per le 37 persone imputate, con la prescrizione di tutti i reati tranne che per il reato di disastro ambientale. Abbiamo il diritto di sapere se quei terreni sono inquinati oppure no, se sono stati o meno oggetto di sversamenti illeciti di rifiuti”.
La presidente del Comitato ha poi spiegato che il secondo punto del documento da redigere riguarda la richiesta alle istituzioni competenti, all’Arpac e all’Asl di Salerno di fornire dati certi sullo stato di salute dell’acqua, dell’aria e degli alimenti del Vallo di Diano.
La terza proposta del documento è stata invece illustrata da Ludovica Matteo, membro del direttivo del Comitato, e riguarda il Registro dei Tumori. “Attualmente – ha spiegato – esiste il Registro Regionale e quello Provinciale dell’Asl Salerno. Per monitorare costantemente e meglio la situazione locale, però, gli esperti ritengono che sia necessaria l’istituzione di un Registro Tumori Distrettuale, ed è proprio questa la richiesta che avanzeremo all’interno del documento, coinvolgendo la Comunità Montana Vallo di Diano e il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni”.
Nel corso della serata sono intervenuti anche il sindaco di Sant’Arsenio Donato Pica il quale ha affermato la volontà del Comune di costituirsi parte civile in un eventuale processo che scaturirebbe dalle indagini sugli ultimi sequestri di rifiuti tossici nel Vallo di Diano, e il sindaco di San Pietro al Tanagro Domenico Quaranta secondo cui è fondamentale concentrarsi sulla prevenzione piuttosto che sulle bonifiche, chiedendo anche la collaborazione dei cittadini affinché segnalino eventuali anomalie.
Durante l’incontro sono stati inoltre chiesti accertamenti su eventuali anomalie nei lavori alla scuola media di Sant’Arsenio.
Dopo l’appello a sostenere il Comitato lanciato da Antonella Pepe, la presidente Annamaria Rizzo ha chiuso l’incontro affermando che il documento sarà consultabile sulla pagina facebook del “Comitato No Biometano” per raccogliere altre eventuali proposte, poi sarà presentato ai sindaci con i quali ci saranno degli incontri “perché – ha concluso – vogliamo avere delle risposte“.
– Antonella D’Alto –