Nell’ultimo Consiglio comunale di Vallo della Lucania si è verificato un episodio che è giunto fino ai vertici nazionali del Movimento 5 Stelle.
Come si legge sul quotidiano “Il Mattino“, infatti, il portavoce del M5S di Vallo della Lucania, il consigliere Pietro Miraldi, sarebbe stato minacciato durante la seduta consiliare dall’assessore ai Lavori Pubblici e consigliere provinciale Marcello Ametrano che, rivolgendosi all’attivista pentastellato, avrebbe detto:”Ti perseguiterò fino alla morte!“. In seguito alla frase dai forti toni Miraldi ha anche ironizzato su Facebook chiedendosi:”Ma la mia o la sua?“.
Pare che tutto sia nato dal ricorso presentato dal M5S sulla presunta incompatibilità dell’assessore Ametrano che è stato anche presidente della Yele, la società che gestisce la raccolta rifiuti. Ricorso che il Tribunale ha dichiarato improcedibile anche se l’assessore Ametrano si è comunque dimesso dall’incarico alla Yele. Per questo motivo in Consiglio quest’ultimo avrebbe esultato pronunciando la violenta frase nei riguardi di Miraldi.
Inoltre in una precedente assise consiliare il consigliere Miraldi avrebbe definito l’Amministrazione Aloia “un’associazione a delinquere” e per questa frase la maggioranza, insieme all’assessore Ametrano, sarebbe pronta a querelarlo.
Intanto le minacce ricevute da Miraldi sono giunte fino a Roma e il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, tra i maggiori esponenti del M5S, ha scritto un post su Facebook a sostegno della causa del consigliere di Vallo della Lucania. “Stiamo accanto ai nostri consiglieri comunali sempre in trincea – dichiara Di Maio – Forza Pietro, il Movimento è tutto con te!“.
– Chiara Di Miele –