I Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno, in collaborazione con la Polizia Rumena, hanno arrestato cinque persone di nazionalità rumena, destinatari di un mandato di arresto europeo emesso dal GIP del Tribunale di Vallo della Lucania.
Gli arrestati sono stati ritenuti responsabili del furto avvenuto nella Cattedrale di San Pantaleone di Vallo della Lucania durante la notte del 1° febbraio scorso.
Alcune persone con il volto coperto da un cappuccio rubarono in chiesa il tesoro di San Pantaleone, patrono della città. I malviventi, che sembrerebbe fossero in otto, bloccarono l’accesso della piazza utilizzando delle fioriere e bucarono anche le gomme di alcune auto parcheggiate nei pressi della cattedrale. In seguito fecero irruzione forzando una porta secondaria della cattedrale e portarono via tutto l’oro votivo che si trovava in una teca dedicata al Santo.
I provvedimenti restrittivi sono stati eseguiti contestualmente in provincia di Cosenza e in territorio rumeno e sono stati emessi all’esito di una complessa attività d’indagine avviata nell’immediatezza dei fatti dai Carabinieri della Compagnia di Vallo della Lucania e dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale in collaborazione con le Autorità rumene.
L’attività investigativa è partita dall’analisi dei filmati dei varchi di transito situati sulla rete autostradale della provincia di Salerno ed è stata successivamente estesa all’intero territorio nazionale anche attraverso l’ausilio degli apparati autovelox e dei sistemi di videosorveglianza situati in territorio del Comune di Vallo della Lucania. Sono state in tal modo individuate le tre autovetture utilizzate dalla banda per raggiungere e successivamente allontanarsi dal luogo del delitto.
Attraverso la successiva analisi dei tabulati telefonici e la localizzazione delle celle agganciate si è quindi risaliti all’identificazione dei responsabili del grave reato.
Dalle indagini è emerso che la stessa notte del furto i componenti della banda si sono dati alla fuga in territorio rumeno, dove hanno anche tentato di rivendere la refurtiva, parte della quale è stata peraltro recuperata attraverso il sequestro di tre anelli in oro, probabile provento del reato, recuperati da uno degli uomini tratti in arresto.
I tre soggetti arrestati in Romania verranno trasferiti in Italia nelle prossime settimane. Proseguono intanto le indagini per l’identificazione di altri complici e il completo recupero della refurtiva.
– redazione –
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