250 dipendenti della raffineria di Gela trasferiti in Val d’Agri in attesa che l’impianto gestito dall’Eni in Sicilia si trasformi in una bioraffineria (come previsto dall’accordo sottoscritto con il Mise).
La notizia, riportata da “la Nuova del Sud”, suona come una beffa per i tanti disoccupati della Basilicata che non hanno mai smesso di sperare di trovare prospettive di lavoro grazie all’”oro nero”.
Immediata la reazione dei sindaci della Val d’Agri che, con una nota , si dicono “preoccupati per il continuo e costante afflusso di operai e tecnici provenienti da fuori Regione presso il Centro Olio di Viggiano”, mentre le promesse di garanzie occupazionali rappresentano ancora una chimera per gli abitanti del posto.
– redazione –