Un post su Facebook di Maria Elena Boschi che invita ad un confronto televisivo Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera dei deputati e nome di spicco del Movimento 5 Stelle. Un commento dai toni volgari e che, fuori da ogni dubbio, si potrebbe definire sessista, scritto dal profilo social di Vincenzo Orlando, consigliere comunale di Vibonati, che attacca la stessa Boschi.
“Bugiardona vai a fare i p…w il movimento“, questo l’invito a praticare del sesso orale che Orlando poco gentilmente rivolge al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Un polverone misto ad una serie di polemiche quello che si è alzato subito dopo quanto scritto dall’amministratore. A partire dal gruppo di minoranza “Voci Libere” che ha invitato Orlando “a leggere qualche capitolo di storia e ad informarsi sulle tante donne che di certo hanno fatto grande la nostra nazione. La esortiamo a non guardare tante partite di pallone e cartoni animati ma magari anche quando le capita un Tg così si renderebbe conto delle tante e sicuramente troppe donne che ogni giorno vengono offese e umiliate da uomini che non hanno altri mezzi se non la violenza verbale e fisica. Vibonati merita di essere rappresentata meglio di così“.
Non sono tardate ad arrivare le giustificazioni di Orlando che, a suo dire, non avrebbe scritto di suo pugno il commento. “A seguito di una cena passata con amici nella quale abbiamo esagerato nei festeggiamenti – spiega – qualcuno dei miei amici, non totalmente lucido e impossessandosi del mio telefono a mia insaputa ha scritto dei giudizi sgradevoli nei confronti del sottosegretario; giudizi dai quali mi dissocio e dai quali mi ritengo totalmente estraneo, che non fanno parte del mio modo di essere e di pensare“.
Intanto il sindaco di Vibonati Franco Brusco e la maggioranza consiliare hanno preso le distanze dalla frase sessista pubblicata attraverso il profilo social del collega amministratore che, a sua volta, ha rimesso le deleghe nelle mani del primo cittadino pur non essendosi ufficialmente dimesso dalla carica.
– Chiara Di Miele –