Mentre l’Italia è nel pieno della campagna vaccinale ed è in attesa di ricevere il secondo vaccino, quello di Moderna, con il dottore Bruno Masino di Tramutola, docente di Epidemiologia, Igiene e problemi prioritari di salute, già Direttore sanitario dell’ospedale di Villa d’Agri, abbiamo analizzato l’attuale momento segnato dall’emergenza sanitaria ed affrontato i risultati di una indagine fatta su 350 persone che hanno riferito circa gli effetti collaterali a seguito della somministrazione del vaccino Pfizer-Biontech. Un lavoro dettagliato del dottore Masino che ha interessato vaccinati non solo lucani, ma di tutta Italia.
Nel ribadire che il vaccino è uno strumento sicuro ed efficace, il dott. Masino ha chiesto a 350 persone vaccinate gli effetti collaterali accusati a breve termine.
“Nella mia esperienza – ha dichiarato il dott. Masino – il dolore in sede di inoculo, in genere lieve o lievissimo salvo rarissime eccezioni, è stato segnalato nel 79,8% dei vaccinati, astenia e stanchezza nel 2%, cefalea nel 6,4%, artralgie nell’1,4% mialgie nello 0,6% e febbre nell’1,1%. Sono stati descritti anche casi di vertigini (0,88%), disturbi gastrointestinali (0,8%), sonnolenza (3%), parestesie (1,2%), salivazione con sapore metallico (0,6%), sensazione di calore estesa al volto (0,6%), tumefazione in sede di inoculo o anche all’arto (0,6%), brividi (0,88%). Da tenere presente che in un certo numero di casi gli effetti collaterali, quasi tutti descritti come cessati al massimo entro le 24 ore, erano combinati con uno o più di essi tra loro. Coloro che hanno segnalato nessun sintomo nell’immediato post-vaccinale sono stati poco più del 32 %. Mi sembra che i dati rilevati per la maggior parte degli effetti collaterali a breve termine siano in perfetta coerenza con quanto rilevato negli studi sperimentali effettuati nella fase di studio e di preparazione del vaccino, mentre altri sono occorsi in misura inferiore all’atteso. Attenderemo anche i report degli studi a più ampio respiro e più rigorosi ovviamente, ma per il momento mi pare che il vaccino si stia dimostrando come dotato di buona scurezza. L’indagine ancora non è completa perché attendo ulteriori riscontri e conto anche di effettuare un’analoga rilevazione dopo la seconda dose in modo da verificare se e quali effetti si avranno, facendo anche un confronto con quanto accaduto dopo questa prima dose”.
Il dott. Masino ha portato avanti una indagine conoscitiva che, precisa, “non ha i requisiti della rigorosità scientifica come deve essere in tutti i casi di studi scientifici e che ha solo la pretesa di conoscere in modo empirico cosa accaduto nel periodo post-vaccinale”. Va chiarito anche che esiste un sistema nazionale di segnalazione di eventi avversi ai farmaci come ai vaccini che è gestito da Aifa che i medici ben conoscono ed al quale non voglio e non posso sostituirmi. Un ringraziamento a chi ha aderito alla mia indagine”.
- Dottore Masino, possiamo fare un primo bilancio di come sta andando la campagna vaccinale?
Dopo un’iniziale difficoltà legata all’approvvigionamento ed alla necessità da parte delle Regioni di organizzarsi con la distribuzione dei vaccini, oramai il sistema sembra essere rodato ed in piena corsa praticamente ovunque con oltre 600mila vaccinati. Occorrerà mantenere alto il livello di attenzione in modo da garantire le vaccinazioni a tutti gli aventi diritto ottenendo adeguati livelli di copertura utili nella strategia di controllo della pandemia. È importante che si continui con questo ritmo se si vuole avere la possibilità che sia realizzato il programma che mira ad offrire a tutta la popolazione la vaccinazione entro l’autunno, e chissà se non si riesca anche ad anticipare i tempi.
- Quali problemi potrebbero sorgere nelle prossime settimane?
Sicuramente occorrerà che oltre al vaccino già in uso e a quello di Moderna oramai autorizzato e prossimo all’utilizzo, siano approvati in tempi brevi anche gli altri vaccini che sono stati preordinati dall’Italia come quello di AstraZeneca che dovrebbe essere prossimo all’autorizzazione da parte di EMA e di Aifa all’utilizzo in emergenza come gli altri due e quello Johnson&Johnson. Poter disporre di più vaccini con caratteristiche diverse tra loro con riferimento alla composizione ed al meccanismo di azione, alle modalità di conservazione, alla maneggevolezza clinica, alle modalità di somministrazione come quella di poter somministrare solo una dose per avere il viraggio immunologico, rappresenterà un ventaglio di opportunità che contribuiranno nel modo migliore a favorire l’adesione alla vaccinazione e ad ottenere elevati livelli di copertura vaccinale. Altro problema è, per così dire organizzativo, ovvero quello di valutare adeguatamente quali sono i fabbisogni per le seconde dosi dei vaccini Pfizer e Moderna. Questo per evitare di trovarci sguarniti al momento della seconda dose. È anche necessario che si riesca a reclutare il personale sanitario. I dati relativi agli iscritti sulla piattaforma per il reclutamento da parte del Commissariato per l’emergenza Covid19 ci dicono che ad oggi vi è carenza di personale infermieristico, anche se non tutte le domande sono state ancora esaminate.
- Bisognerà preoccuparsi per gli effetti collaterali del vaccino utilizzato sino ad ora?
Chiariamo subito che i vaccini sono farmaci e come tali hanno effetti collaterali a seguito della loro somministrazione. Le valutazioni rischi-benefici sono valutazioni che devono tenere conto dei benefici alla collettività di una campagna vaccinale al confronto con gli effetti collaterali che nella stragrande maggioranza dei casi sono lievi e transitori, e solo rarissimamente possono essere severi. Per chiarezza ed onestà intellettuale occorre anche dire che solo il tempo ci dirà quali potranno essere eventualmente gli effetti a lunga distanza di tempo. Questo sarà possibile attraverso il monitoraggio che gli Organismi deputati effettuano per qualsiasi farmaco o vaccino. Entrando nel merito della domanda si può dire che gli effetti secondari a somministrazione del vaccino osservati nella fase di sperimentazione possono essere dolore in genere lieve nel punto di inoculo o all’arto come avviene del resto per gli altri vaccini e che negli studi è comparso in più dell’80% dei vaccinati, astenia e stanchezza in più del 60%, cefalea in più del 50%, mialgie o brividi in più del 30%, artralgie in più del 20% e rialzo termico o tumefazione in sede di inoculo in più del 10% dei vaccinati. Rari gli altri effetti come insonnia, vertigini, disturbi gastrointestinali, dolori a un arto, brividi, parestesie, sonnolenza, arrossamento o prurito nel sito di inoculo, paresi facciale, linfoadenomegalia. Rarissimi effetti come reazioni allergiche più o meno severe. E i dati che ho a disposizione confermano sostanzialmente quanto ho riportato.
– Claudio Buono –