A pochi giorni dalla riapertura delle scuole sono tantissimi i genitori che si ritrovano a dover fare i conti con la nuova normativa relativa alle vaccinazioni obbligatorie da somministrare ai propri figli.
Il decreto legge 7 giugno 2017, n. 73, convertito con modificazioni dalla legge 31 luglio 2017, n. 119, recante “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione di farmaci”, estende a 10 le vaccinazioni obbligatorie e gratuite per i minori di età compresa tra 0 e 16 anni (Anti-poliomielitica, Anti-difterica, Anti-tetanica, Anti-epatite B, Anti-pertosse, Anti-Haemophilus injluenzae tipo B, Anti-morbillo, Anti-rosolia, Anti-parotite, Anti-varicella). Le istituzioni scolastiche acquisiscono la documentazione concernente l’obbligo vaccinale e segnalano all’ASL di competenza l’eventuale mancata presentazione della documentazione. Quindi saranno in questi giorni i Dirigenti scolastici, all’atto dell’iscrizione, a richiedere ai genitori, ai tutori o ai soggetti affidatari dei minori fino a 16 anni, compresi i minori stranieri non accompagnati, la presentazione di dichiarazioni o documenti atti a comprovare l’adempimento degli obblighi vaccinali.
La dottoressa Rosa D’Alvano, Responsabile dell’Unità Operativa di Prevenzione Collettiva del Distretto Sanitario Sala Consilina-Polla, fornisce attraverso Ondanews le giuste dritte per evitare lungaggini ed erronei comportamenti nell’adempimento di questo fondamentale passaggio che completa l’iscrizione a scuola dei propri figli. “Come Responsabile dell’Unità Operativa competente in questa materia – chiarisce la dottoressa D’Alvano – mi preme specificare che i genitori possono effettuare l’iscrizione dei figli presentando l’autocertificazione delle vaccinazioni obbligatorie effettuate. Sarà poi l’ASL, in un passaggio successivo, a fornire alle scuole tutta la documentazione relativa allo studente iscritto“. Nello specifico le famiglie con figli che frequentano servizi educativi per l’infanzia o scuole dell’infanzia (incluse quelle private non paritarie) dovranno presentare la documentazione, che è requisito di accesso, entro l’11 settembre. In caso di autocertificazione, la documentazione che prova l’effettuazione delle vaccinazioni dovrà essere prodotta entro il 10 marzo 2018. Per chi ha figli iscritti alle scuole di tutti gli altri ordini e gradi la documentazione va presentata entro il 31 ottobre (entro il 10 marzo 2018 per chi ha prodotto un’autocertificazione) e non costituisce requisito di accesso alla scuola. La mancata presentazione della documentazione entro i termini previsti sarà comunque segnalata dal Dirigente scolastico all’ASL territorialmente competente.
“Potrebbe sorgere un problema per chi si iscrive alle scuole superiori – spiega ancora la dottoressa D’Alvano – e non ha effettuato l’Anti-Haemophilus Influenzae Tipo B (obbligatorio per i nati dal 1° gennaio 2004). I genitori dei ragazzi che non hanno effettuato questa tipologia di vaccino, nel presentare l’autocertificazione, non devono spuntare la voce corrispondente nell’elenco. L’ASL nel frattempo ha già fatto richiesta di questo vaccino che al momento non è reperibile e quando sarà disponibile provvederà ad avvisare le famiglie“.
Niente panico, invece, per tutti coloro che hanno i figli non in regola con le vaccinazioni obbligatorie. “Basta recarsi presso le sedi del Distretto a Sala Consilina e Sant’Arsenio – spiega la dottoressa D’Alvano – e prenotare le vaccinazioni mancanti“.
Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi ai numeri 0975/373642 (Unità Operativa di Prevenzione Collettiva – Sant’Arsenio) – 0975/8064363 (Unità Operativa di Prevenzione Collettiva – Sala Consilina). Per scaricare il modulo dell’autocertificazione da presentare alle Istituzioni scolastiche CLICCA QUI.
– Chiara Di Miele –