“Comprendiamo la difficoltà del momento e la confusione che, in molti casi, si è generata sulle modalità di somministrazione dei vaccini anti-Covid in Basilicata ma ci sono punti fermi sui quali non possono esserci tentennamenti. Per questo non comprendiamo affatto perché i lavoratori dell’azienda Fora che si occupano degli screening oncologici di primo livello non hanno ancora ricevuto il vaccino“.
A denunciarlo è il segretario di Filcams Cgil Potenza Michele Sannazzaro che spiega: “L’Irccs Crob era tenuto a fare le vaccinazioni ai lavoratori dell’azienda vincitrice dell’appalto per gli screening oncologici di primo livello. Più volte abbiamo fatto la richiesta di procedere nel rispetto di quanto previsto dalla prima fase del piano vaccinale per cui tutti i lavoratori impegnati all’interno degli ospedali dovevano essere vaccinati. L’azienda Fora sappiamo che da tempo ha inviato i nominativi dei dipendenti, ancora però in attesa del vaccino“.
Secondo il segretario di Filcams Cgil Potenza “si assiste ad un rimpallo di responsabilità. Il Crob, infatti, ci ha risposto che siccome i lavoratori Fora hanno sede all’ospedale San Carlo di Potenza dovrebbe essere, dunque, il ‘San Carlo’ a vaccinarli. Il nosocomio potentino, a sua volta, ha spiegato che i lavoratori in questione non sono impegnati in appalti che fanno riferimento all’ospedale ‘San Carlo’ a cui, però, non creerebbe alcun problema vaccinare i dipendenti Fora se, come è stato specificato, venissero forniti i vaccini necessari“.
“Ad oggi, dunque, nessuno sta vaccinando i lavoratori – afferma Sannazzaro -. Alcuni sono anche in attesa di finire la cassa integrazione e tornare all’occupazione a pieno regime, così come è possibile fare visto che ci sono tutte le condizioni. A riguardo bisogna, inoltre, sottolineare come Fora non solo stia continuando la cassa integrazione nonostante possa farne a meno ma sia anche in difetto per non aver stabilito una cassa integrazione a rotazione, come si dovrebbe. Siamo sicuri che della questione se ne occuperà l’Ispettorato del lavoro. Intanto aspettiamo di essere chiamati a discutere della cassa integrazione stabilita per alcuni lavoratori dell’azienda“.
– Paola Federico –