Delineano una condizione economica compromettente i dati raccolti dall’Istituto di Ricerca Demoskopika sul “caro estate”: da Nord a Sud l’incremento dei prezzi costringe i vacanzieri a rimodulare le proprie vacanze.
Secondo Demoskopika infatti la Campania è tra le regioni dove andare al mare costa di più. I prezzi di ombrelloni e lettini sono aumentati del 25% rispetto al 2022, ma anche rispetto allo scorso mese di luglio di qualche punto. I parcheggi in prossimità delle spiagge hanno alzato i prezzi delle tariffe di 2 euro e i conti dei ristoranti sono diventati più salati del 25% in un solo anno.
I 480 chilometri di costa campana hanno sempre offerto soluzioni per tutti i gusti e per tutte le tasche, con litorali tra i più esclusivi del mondo e realtà popolari a buon prezzo, ma quest’anno la presenza di turisti sembra in forte calo quindi si cerca di individuarne le cause.
Nel Cilento i rincari economici risultano fortemente in aumento soprattutto nei ristoranti e nei bar, dove il rialzo supera quello della media regionale che si ferma al 25%. Non è rasserenante la tariffa di ombrelloni e lettini che a Palinuro raggiungono i 60 euro al giorno in alcuni stabilimenti e a Santa Maria di Castellabate addirittura sforano gli 80 euro. A questi costi si devono aggiungere i parcheggi, difficili da trovare ma spesso comunali e quindi con tariffe più accessibili che altrove.
Insomma, il Sud non è più la meta economica delle vacanze estive tra natura incontaminata, buon cibo e accoglienza familiare.