“I rincari dei prezzi alla pompa incombono sulle vacanze di Pasqua e sul ponte del 25 aprile. Un litro di verde torna a superare i 2 euro al litro al servito”. E’ il grido di allarme di Codacons, l’associazione che difende i consumatori.
“Il pieno di benzina costa il 6% in più rispetto alla scorsa Pasqua. L’aggravio di spesa che riguarda gli spostamenti per le feste rischia di costare 120 milioni di euro agli automobilisti” affermano.
Codacons commenta i nuovi rialzi dei listini che rischiano di determinare una stangata per chi si sposterà in auto durante feste e ponti. In base alle ultime rilevazioni riferite ai prezzi comunicati dai gestori, la benzina in modalità self costa mediamente 1,864 euro al litro, mentre al servito torna a superare la soglia dei 2 euro al litro (2,003 euro il prezzo medio). Il gasolio costa invece 1,770 euro/litro in modalità self, 1,915 euro/litro al servito.
“Rispetto alla Pasqua del 2022, quando il prezzo medio della benzina (self) era di 1.757 euro al litro, si registra un aumento dei listini del 6%, equivalente a +5,35 euro a pieno, mentre i prezzi del gasolio appaiono sostanzialmente in linea con quelli praticati lo scorso anno (1,750 euro/litro). – analizza Codacons – Se si considerano gli spostamenti degli italiani in auto lungo la penisola durante la Pasqua e in occasione del ponte del 25 aprile e i maggiori rifornimenti di carburante che dovranno affrontare le famiglie, i rialzi dei listini della benzina rischiano di determinare una stangata pari a complessivi +120 milioni di euro rispetto alla spesa sostenuta per le festività pasquali del 2022″.