Un risultato molto atteso quello che il Consiglio di Amministrazione della Banca Monte Pruno si è apprestato ad approvare nella sua ultima seduta.
I fari erano naturalmente puntati sulla chiusura di un esercizio che ha visto il verificarsi di diversi eventi che hanno inciso sul risultato complessivo dell’azienda presieduta da Anna Miscia e diretta da Michele Albanese.
Un numero su tutti riassume al meglio quanto la Banca Monte Pruno ha prodotto in una delle annualità più complesse ed impegnative della sua storia: l’utile netto d’esercizio pari a 3,2 milioni di euro.
Proprio il trend dell’utile d’esercizio dimostra come la Banca abbia creato un circuito valoriale in grado di generare redditività con costanza, non risentendo di operazioni che, solitamente, danno luogo ad effetti completamente opposti.
Un dato che rappresenta, ancora una volta, la forza dell’istituto di credito cooperativo e la sua decisa capacità di creare reddito anche in presenza di eventi di notevole impatto, come un’operazione straordinaria di fusione e l’apertura di due nuove filiali.
I dati dei depositi complessivi e dei finanziamenti concessi alla clientela sintetizzano un esercizio molto ricco, dove si può facilmente osservare un’importante crescita delle masse, tanto che la raccolta complessiva della Banca risulta superiore ai 710 milioni di euro, mentre gli impieghi si attestano su una cifra prossima ai 500 milioni di euro, con un montante pari a 1,2 miliardi di euro.
I valori di chiusura dell’esercizio non risentono solo delle masse acquisite in seguito alla fusione, bensì dal mese di aprile, data in cui ha avuto efficacia giuridica tale operazione straordinaria, le grandezze della Banca Monte Pruno hanno confermato la capacità di crescita dell’istituto: i depositi hanno ottenuto un aumento pari a 32 milioni di euro, mentre gli impieghi si sono incrementati di 35 milioni di euro.
L’allargamento della zona di competenza ad aree come la Valle dell’Irno e la Città di Salerno, nonché i continui ottimi risultati generati nei territori dove la presenza della Banca è più consolidata come il Vallo di Diano, il Cilento, gli Alburni, il Potentino e la Val d’Agri, hanno permesso alla Banca Monte Pruno di rinsaldare la sua presenza, confermandosi ai vertici delle classifiche di settore dell’intero panorama bancario nazionale ed una delle due più grandi realtà del Credito Cooperativo del Sud Italia (Campania, Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia), come conferma l’Annuario del Credito Cooperativo 2017.
Completano i risultati l’incremento della solidità aziendale, che genera un valore patrimoniale dei fondi propri superiore ai 50 milioni di euro e con un CET1 superiore al 13,5%.
La Banca Monte Pruno, quindi, chiude il suo esercizio dinnanzi ad un altro anno da record con una struttura con 125 dipendenti e 18 filiali.
“Non c’è solo soddisfazione – hanno commentato il Presidente Anna Miscia ed il Direttore Generale Michele Albanese – dietro i risultati di questo esercizio. C’è anche emozione e forte responsabilità. Emozione perché durante questo anno l’intera struttura si è trovata di fronte a tante situazioni di non facile gestione, ma con il solito e proverbiale impegno è riuscita a realizzare tutti gli obiettivi che avevamo prefissato. L’emozione deriva dalla consapevolezza che non era assolutamente scontato. Vedere questi dati significa che siamo riusciti a fare davvero un grande lavoro. Il forte senso di responsabilità nasce dal fatto che oggi ci troviamo di fronte ad un’azienda ben diversa da quella di un anno fa con grandezze molto più importanti, valori di grande rilievo ed una zona di competenza più ampia“.
“È indispensabile proseguire – proseguono i vertici della Banca – sempre con umiltà, sulla strada del lavoro e dell’impegno in un futuro che ci vedrà, ancora una volta, impegnati a dover confermare questa nostra capacità di crescere e creare reddito. A noi piacciano le sfide e grazie ai tanti soci e clienti che ogni giorno stanno al nostro fianco siamo certi che nulla sarà impossibile. Un forte ringraziamento va all’intera struttura per aver dimostrato di essere capace di integrarsi e di reggere il peso di un esercizio difficile, ma entusiasmante e ricco di grandi successi”.
– Maria De Paola –