Ieri mattina, presso la Unità Operativa Complessa SerD 2 a Salerno, è stata presentata la nuova metodologia di impianti subcutanei per la terapia sostitutiva nella dipendenza da oppioidi.
Sono stati eseguiti poi i primi quattro impianti, con la sistemazione di una ago-cannula di piccole dimensioni in grado di rilasciare il principio attivo, la buprenorfina, per sei mesi continuativamente.
Questa nuova modalità di trattamento mira ad aumentare la copertura farmacologica e la compliance, permettendo uno svincolo dal farmaco e riducendo lo stigma. Un’innovazione metodologica che rafforza il rapporto tra il servizio e il paziente per un lavoro psicoterapico di prevenzione delle ricadute. La terapia permette una maggiore adattabilità alle necessità sia lavorative che relazionali. Un nuovo strumento che migliora l’aderenza alla terapia per il contrasto della malattia cronica e recidivante da disturbo da uso di oppioidi, migliorando il trattamento, l’aderenza alla terapia e la relazione con il servizio curante.
Presenti alla conferenza il Direttore Generale della ASL Salerno, Gennaro Sosto, insieme al direttore del Dipartimento Dipendenze dottor De Luna e ai responsabili dei SerD provinciali, la dottoressa Antonietta Grandinetti, Direttore UOC SerD2, il responsabile UOSD Tutela Adulti e Minori area penale dottor Antonio Maria Pagano e la dottoressa Carla Sabatella.