Il Gip Mariano Sorrentino del Tribunale di Lagonegro non ha accolto la richiesta, avanzata dal pm nel mese di giugno, di archiviazione dell’indagine sulla morte di Giuseppe Rotunno, il 61enne di Auletta che ha smesso di vivere nella notte tra il 19 e il 20 giugno dello scorso anno mentre si trovava ricoverato nel reparto di Chirurgia dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla.
In seguito all’opposizione presentata dall’avvocato Claudio Parisi, legale della famiglia di Rotunno, il giudice per le indagini preliminari ha ritenuto di non accogliere la richiesta del sostituto procuratore e ha fissato per novembre prossimo l’udienza nella quale deciderà se disporre ulteriori indagini o approfondimenti probatori. L’avvocato della famiglia nella memoria e sulla base di una consulenza redatta dal medico legale di parte ha evidenziato delle anomalie argomentative da parte del consulente del pm.
A giugno il pm aveva avanzato richiesta di archiviazione ritenendo, sulla base della relazione autoptica fatta dal suo consulente, che non ci fosse la responsabilità dei tre medici coinvolti nell’indagine di cui, all’epoca dei fatti, uno in servizio al Pronto Soccorso, uno nella Chirurgia ed un radiologo.
Ricordiamo che Rotunno era giunto il pomeriggio del 19 giugno in Pronto Soccorso lamentando dolori all’addome. Poi era ritornato al “Curto” in tarda serata ed era stato ricoverato. Nella notte perse la vita e i familiari avevano subito sporto denuncia per fare chiarezza sulla vicenda.
– Chiara Di Miele –
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