E’ stato un venerdì nero, quello appena trascorso, per circa venti studenti universitari del Vallo di Diano che hanno dovuto affrontare un viaggio di quasi 4 ore per poter fare rientro a casa dall’università di Fisciano.
A costringere i ragazzi a restare a piedi è stata la mancanza di posti a sedere sull’autobus di linea che alle ore 18 è partito da Fisciano alla volta dei comuni del comprensorio valdianese. Molti di loro erano muniti dell’abbonamento gratuito rilasciato dalla Regione Campania. Ancora una volta, come già accaduto nei giorni scorsi, sul parabrezza del pullman è stato affisso il cartello con la scritta “posti esauriti” e chi è rimasto a terra è stato costretto ad arrangiarsi ed a trovare una soluzione alternativa per poter far rientro a casa.
I venti studenti hanno dovuto attendere le 19:30 per salire su un altro autobus, che li ha portati a Salerno dove, alle 20:08, hanno preso un secondo autobus che li ha portati a casa dopo un’altra ora e venti minuti circa di viaggio.
“Nonostante le nostre proteste le cose non cambiano – ha dichiarato Roberto De Luca, responsabile del Codacons – anche io ieri sono rimasto a terra e ho dovuto anche prestare i soldi per acquistare il biglietto ad alcuni ragazzi che avevano l’abbonamento gratuito, ma erano rimasti a terra e non avevano soldi in tasca. La ditta che svolge il servizio deve garantire a tutti la possibilità di viaggiare anche perchè ha assunto un impegno con la Regione e deve garantire un servizio efficiente“.
Il Codacons ha invitato i ragazzi a chiedere il risarcimento del costo del biglietto (6 euro) acquistato per poter tornare a casa.
– Erminio Cioffi –
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