Un team multidisciplinare composto da ricercatori del Dipartimento di Farmacia dell’Università di Salerno e dell’Institute of Techonology della California e di Zurigo, ha sviluppato in 4 anni di ricerca un modello di “pelle artificiale”.
“La ricerca è iniziata proprio nel nostro dipartimento, dove a partire da piante abbiamo generato dei film sottilissimi di pectina, in grado di percepire anche minime variazioni di temperatura sia per contattato diretto che a un metro di distanza” ha dichiarato il professore di Microbiologia Bruno Maresca, coordinatore del laboratorio che ha svolto le ricerche presso il Campus salernitano.
“Questo film sottile di pectina – ha continuato – può essere considerato come una pelle artificiale, poiché presenta un’elevata sensibilità e precisione nel percepire la temperatura, trovando applicazione nella robotica e soprattutto nelle protesi umane meccaniche artificiali”.
Una caratteristica importante del materiale che compone la “pelle artificiale” è la flessibilità, inoltre i cambiamenti di temperatura sono rilevati attraverso un meccanismo simile a quello usato dagli organi-sensori delle vipere per riconoscere le prede a sangue caldo al buio.
“Il materiale della pelle artificiale è trasparente e pieghevole in modo da ricoprire facilmente un arto artificiale – ha concluso il prof. Maresca- e permette di riconoscere una fonte di calore come fa la nostra mano.”
Sono in campo altre ricerche per preparare materiali ancora più sottili e sensibili che potrebbero essere utili anche in campo industriale ed elettronico.
– Rosanna Raimondo –