Sono gestite dalla società cooperativa “La Cascina”, coinvolta nello scandalo “Mafia Capitale“, tre residenze per studenti dell’Università di Salerno.
Tutto inizia nel 2009, come racconta il quotidiano La Città di Salerno, quando la cooperativa vince un appalto il cui valore massimo della concessione corrispondeva a oltre 2 milioni di euro e il canone annuo di gestione era di 6000 euro. Un appalto che doveva scadere nell’ottobre del 2013 ma che è stato prorogato fino a dicembre dello stesso anno. Il valore della concessione cresce di anno in anno fino al 2014, così come il canone annuo. Proprio nel 2014 “La Cascina” si è aggiudicata un appalto per la gestione di altre residenze fino al 2017.
Il tutto con soli 20mila euro per un giro d’affari di oltre 3 milioni.
Infatti l’Adisu, che si occupa anche delle residenze per gli studenti, fissa a base d’asta un canone annuo di 20mila euro e la società cooperativa di “Mafia Capitale”, unica a partecipare alla gara, si è aggiudicata la gestione con un’offerta al rialzo di soli 100 euro in più.
Con gli alloggi completamente occupati la coop potrebbe intascare circa 100mila euro al mese di rette.
Oggi, si legge sul quotidiano salernitano, “La Cascina” gestisce 628 posti letto nell’Ateneo che, con la realizzazione dell’ultimo lotto, saliranno a 900.
– redazione –