Questa mattina si è svolto presso l’Università degli Studi di Salerno un incontro di presentazione del 28° Rapporto Immigrazione relativo agli anni 2018 e 2019. Il rapporto è stato redatto dalla Caritas Italiana e dalla Fondazione Migrantes. Diversi i temi trattati in questa edizione, tra cui lavoro, famiglia, scuola, salute, devianza e appartenenza religiosa, ottenuti dalle esperienze in diversi ambiti di vita dei cittadini stranieri accanto a quelli italiani. Inoltre i dati si riferiscono ai 5.255.503 (circa 8,7% della popolazione residente in Italia) cittadini stranieri regolarmente residenti in Italia.
“L’Università è un luogo rappresentativo dell’esigenza di affrontare il problema dei migranti con serietà, competenza e cultura – afferma il Rettore Vincenzo Loia – È importante effettuare le analisi con competenza per affrontare le varie problematiche e poter agire in modo conciso e adeguato“.
Dunque come ha sottolineanto Mons. Antonio Di Donna, Vescovo delegato Caritas, il rapporto consiste in un insieme di ricerca scientifica e socio-pastorale, basato sul racconto delle esperienze territoriali, utile a comunicare ciò che gravita intorno a questo mondo complesso della migrazione e a contrastare le false notizie. “La realtà ci sfida perché la situazione migranti pone un interrogativo sulla visione del prossimo, del futuro e del sociale – dichiara Mons. Andrea Bellandi, Arcivescovo della Diocesi Salerno-Campagna-Acerno – Bisogna rieducare il nostro popolo alla collaborazione e condivisione per crescere insieme agli altri“.
Durante il dibattito è emerso che in Italia le comunità straniere più consistenti sono quella rumena (23% immigrati totali), quella albanese (8,4%) e quella marocchina (8%), che risiedono prevalentemente per il 33,6% nel Nord-Ovest, 25,4% nel Centro, 23,9% nel Nord-Est, 12,2% nel Sud Italia e infine 4,9% nelle Isole. Al primo gennaio 2019 gli stranieri residenti in Campania sono incrementati del 2,6% rispetto al 2018 e si parla di circa 265.163 stranieri, di cui 56.941 in provincia di Salerno.
“Si tratta di un fenomeno strutturale non un’emergenza. Ricordiamo che in Italia ci sono circa 80mila stranieri irregolari, ma le persone non si bloccano con respingimenti e cavilli burocratici, solo un sistema di immigrazione regolare, controllato e selezionato può contrastare il fenomeno migratorio illecito – dichiara Mons. Antonio De Luca, Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro e delegato regionale Migrantes – È importante intraprendere un processo informativo, eticamente rispettoso e scientificamente pensato per coinvolgere le componenti sociali e per ottenere prospettive concrete dell’integrazione, intesa come accettazione della multiculturalità senza annullare l’identità del singolo“.
– Rosanna Raimondo –