Il ddl Cirinnà, il testo che disciplina le unioni civili per le coppie omosessuali e la convivenza in genere e che sarà discusso al Senato il prossimo 28 gennaio, è al centro dello scontro intestino vissuto all’interno del Partito Democratico nelle ultime ore.
Alcuni senatori dem hanno chiesto di stralciare dal testo l’articolo che prevede la cosiddetta “stepchild adoption“, pratica che consentirebbe ad un componente dell’unione civile la facoltà di richiedere l’adozione del figlio biologico del partner, con il consenso del secondo genitore biologico e sotto l’occhio vigile del Tribunale per i minorenni. Matteo Renzi, contrario allo stralcio, si rimette all’Aula.
Ma la richiesta non è andata giù anche al sito Gay.it, che nei giorni scorsi ha pubblicato quella che è stata definita la “lista dei malpancisti“. Tutti i nomi e le foto dei senatori che si sono schierati contro la “stepchild adoption” con un invito ai lettori a contattarli sui social e a chiedere un incontro per approfondire la questione.
Nella lista dei “cattodem” anche la senatrice originaria di San Gregorio Magno, Angelica Saggese, che, raggiunta telefonicamente da Ondanews, ha fornito il suo punto di vista in merito alle polemiche registrate.
“Quella di Gay.it è una vera e propria lista di proscrizione, un metodo assurdo. – esordisce la senatrice – Si tratta soltanto di garantire a tutti la libertà di esprimere le proprie opinioni. Io non ho nulla contro i gay, anzi sono assolutamente a favore della tutela di tutti i loro diritti. E’ un riconoscimento che aspettano da 20 anni e alla luce di questo voglio trovare un’intesa parlamentare. Se stralciamo la stepchild adoption sarà più facile approvare questa legge e disciplinare a parte tutta la materia delle adozioni, che merita una disciplina organica su vari fronti, anche per gli eterosessuali e per i single“.
Il nodo della “stepchild adoption”, se non disciolto, potrebbe quindi creare ancora un intoppo difficilmente superabile in Parlamento. La senatrice Saggese ci ha spiegato da dove nascono le perplessità di quelli che Gay.it ha definito “malpancisti”. “La stepchild adoption è la premessa per una pratica all’utero in affitto – dice – e questa è una cosa che noi vogliamo assolutamente scongiurare. Non esiste un diritto all’acquisto dei bambini. Sicuramente sono pratiche che non possono essere evitate, ma cerchiamo di non agevolarle attraverso la legge“.
E sulla “proscrizione” del portale dell’imprenditore omosessuale Alessio De Giorgi la Saggese è categorica:”Nel bel mezzo di un dibattito così importante si iniziano a fare conte, proscrizioni, e sui social ci arrivano tanti messaggi di attacco. Non è giusto, perchè io stimo e rispetto gli omosessuali, ma proprio sulla base di un principio che da loro è tanto difeso non si può impedire a qualcuno di esprimere la propria opinione. Queste liste sono da fascisti“.
– Chiara Di Miele –