L’Amministrazione comunale di Auletta, guidata dal sindaco Pietro Pessolano, ha prontamente accolto il progetto promosso dal circolo culturale sardo “Su nuraghe” di Biella, volto al completamento dell’area monumentale “Nuraghe Chervu” dedicata alla Brigata “Sassari” e ai caduti biellesi della prima guerra mondiale.
Un’antica pietra del centro storico aulettese, sulla quale l’artigiano Andrea Altilio ha inciso l’epigrafe “Auletta 31”, è stata realizzata e donata a testimonianza e ricordo del dolore della guerra e dei sacrifici dei soldati aulettesi.
Fiero della partecipazione il consigliere comunale Franco Robertazzi, già Ufficiale con il grado di Sottotenente del 151° Reggimento Fanteria Sassari dal 1993 al 1994. Presenti alla cerimonia di donazione della pietra il sindaco Pessolano, il vicesindaco Antonio Addesso, i consiglieri Franco Robertazzi e Luigi Vignuoli, l’assessore Luigi Cavallo e l’agente di Polizia Municipale Donatella Pepe.
La vasta area monumentale alle porte di Biella denominata “Nuraghe Chervu” prende il nome dal Torrente Cervo, luogo in cui sorge. Eretta nel 2008 in Corso Lago Maggiore, è dedicata alla Brigata “Sassari” e ai caduti del primo conflitto mondiale. E’ un monumento formato da massi di melafiro estratti dalle cave di Curino, in memoria degli studi scientifici che il geologo Alberto Ferrero della Marmora fece nel Biellese prima del suo forzato trasferimento in Sardegna. Alla sua morte Quintino Sella volle che nella Basilica di San Sebastiano a Biella tre lastre di melafiro decorassero il monumento funebre dedicato a La Marmora, senatore del Regno di Sardegna e fratello di Alessandro La Marmora, fondatore dell’Arma dei Bersaglieri. La scelta dei blocchi di roccia biellese testimonia l’antico legame tra Biella e la Sardegna. Le altre pietre, che provengono da ogni parte d’Italia, hanno lo scopo di rievocare il dolore delle guerre e dei sacrifici che hanno contribuito alla creazione dell’Italia moderna.