Portare avanti progetti di solidarietà in memoria di chi si è speso per la salute dei cittadini valdianesi per una vita intera. Così ieri sera, nella parrocchia Beata Vergine di Pompei a Silla di Sassano, si è tenuto un momento molto toccante nella data in cui il compianto dottor Antonio Calandriello avrebbe compiuto gli anni. Strappato alla vita dopo una dura malattia nel 2019, Calandriello ha rappresentato un pezzo importante della vita politica ed economica del territorio, ma soprattutto ha donato il suo tempo alla cura di numerosi pazienti, avendo ricoperto per anni l’incarico di Primario della Fisiopatologia respiratoria all’ospedale di Polla.
Nella cerimonia che ieri sera si è aperta con la Santa Messa celebrata da don Bernardino Abbadessa sono state donate un’ambulanza e un’automedica per il trasporto dei pazienti oncologici. L’iniziativa è nata per volere della Onlus Solidarietà e Sviluppo, istituita da Calandriello e oggi presieduta da Cosimo Di Brizzi, e a beneficiare della donazione è stata “La Colomba Soccorso” diretta da Antonio Langone, realtà associativa da sempre vicina agli ammalati e attenta alle esigenze sanitarie del comprensorio.
In una chiesa gremita erano presenti i familiari del dottor Calandriello, tra cui la moglie Giovanna e i figli Michele e Raffaele, numerosi Sindaci e amministratori comunali del Vallo di Diano, il consigliere regionale Tommaso Pellegrino, i soci di Solidarietà e Sviluppo con il presidente Di Brizzi, i volontari de “La Colomba Soccorso”, Alfiero e Virginio Albanese della Banca Monte Pruno e Lucio Alfieri, presidente della Banca Magna Grecia.
“Mi piace ricordare il caro Antonio come colui che si spendeva per il prossimo – ha affermato don Bernardino Abbadessa nella sua omelia -. Ricordo l’accoglienza in occasione della Vacanza del Sorriso per i bambini ammalati e in quelle occasioni ho sperimentato la sua umanità provata, del medico che va oltre e ritorna alla dimensione che è figliolanza divina. La donazione di stasera è un voler perpetrare nel tempo l’impegno di un uomo che ha visto oltre“.
A spendersi per questa iniziativa sono stati soprattutto Michele e Raffaele Calandriello, che cercano di portare avanti l’azione dell’amato padre occupandosi del prossimo.
“Nostro padre avrebbe oggi compiuto 73 anni. Fa piacere vedere la chiesa gremita e vedere le risposte di tanti di voi invitati. Anche se con impegni prefissati siete venuti per ricordare semplicemente nostro padre Antonio. Dopo la sua scomparsa con Michele pensammo a come ricordarlo e l’unica cosa giusta era continuare i suoi progetti in cui metteva anima e cuore. Avevamo bisogno di persone testarde come lui e grazie a La Colomba Soccorso sono stati realizzati tanti progetti. Abbiamo donato le apparecchiature mediche di nostro padre per l’ambulatorio sociale, unico in provincia gratuito, dove tanti professionisti regalano le loro giornate. Abbiamo iniziato un progetto per andare in piazza a fare prevenzione gratuita dal 4 aprile” ha dichiarato Raffaele Calandriello.
Grazie all’ambulanza e all’automedica donate ieri “La Colomba Soccorso” partirà con un progetto che prevede il trasporto di malati oncologici di tutto il Vallo di Diano. I due mezzi si recheranno sia all’ospedale di Polla che a Potenza. “È fondamentale non far perdere la speranza a chi è malato, che non deve considerarsi un peso per la famiglia. Il compito del volontariato è quello di affiancare gli organi competenti” ha aggiunto Raffaele Calandriello.
Emozionato Antonio Langone, presidente dell’associazione beneficiaria della donazione: “Continuare il lavoro del dottore Calandriello mi rende orgoglioso. L’ambulatorio sociale era una sua idea e oggi facciamo 160 visite al mese. Grazie ai medici e ai volontari che ci danno una mano gratuitamente“.
“Ad Antonio sono legati i momenti più belli della mia infanzia – ha poi affermato Tommaso Pellegrino -. Era una figura di riferimento, sia da un punto di vista medico che politico. I primi miei 5 anni da sindaco li ho vissuti con lui, che mi chiese di candidarmi. Fu in prima linea e in quegli anni ho conosciuto il suo impegno per alcuni temi che erano per lui diventati motivo di vita. Ad Antonio dobbiamo una riconoscenza sincera“.
Al termine della cerimonia don Bernardino Abbadessa ha benedetto i due mezzi di soccorso ed è stata scoperta dai piccoli nipotini del dottore Calandriello la targa in cui sarà impresso per sempre il nome del nonno, che tanto ha saputo dare alla Sanità del nostro territorio.
CLICCA PER SFOGLIARE LA FOTOGALLERY