“Mi sorprende che l’avvio di una nuova attività nel nostro territorio comunale sia stato accolto con tanto interesse e clamore. In questi anni di impegno politico ho mostrato entusiasmo ed ho sempre plaudito quando iniziative nuove ed originali sono state messe in campo dagli operatori economici locali, soprattutto quando queste si rivolgono al settore ricettivo – ricreativo per diversificare e potenziare l’offerta sul territorio comunale”.
A dichiararlo è Gelsomina Lombardi, vicesindaco del Comune di Sala Consilina all’indomani della nota del gruppo di minoranza “Salesi”, a firma di Domenico Cartolano, in cui l’Amministrazione, guidata dal sindaco Francesco Cavallone, veniva accusata di non essere al servizio dei cittadini.
“Valorizzare il patrimonio immobiliare, attraverso la locazione, la vendita o altra forma giuridica – spiega –credo sia consentito a tutti, soprattutto quando il mantenimento contributivo, dovuto per legge allo Stato, in un momento economico difficile, costa sacrifici da parte delle famiglie italiane. Avviare o diversificare l’attività privata da parte di qualsiasi cittadino, anche di chi ha un familiare impegnato politicamente credo sia ancora consentito in uno Stato di diritto, soprattutto quando tale attività è avviata con fondi propri. Pertanto, il clamore non lo plaudo e non lo comprendo”.
Il gruppo aveva denunciato, inoltre, presunti fini personali e lucrativi dell’Amministrazione riguardo alla sovrapposizione di una sagra e una festa religiosa.
“E’ stato utile leggere in questi giorni quale fosse l’origine antropologica delle ‘Sagre’ – continua Lombardi – così per far comprendere meglio quelle iniziative che non lo sono e che non aspirano ad esserlo. E’ stato utile comprendere che l’impegno politico viene ancora inteso come una conquista del potere e come un mezzo esclusivo per raggiungere fini personali e lucrativi così da ben distinguere chi intende la politica non come un gioco di forza o di potere ma un impegno verso l’alto senso del dovere a cui si è stati chiamati dai cittadini”.
“Essere parte di un’Istituzione significa essere al servizio dei cittadini, ma di tutti – conclude – di quelli che con coraggio avviano nuove attività, di quelli che con coraggio le mantengono e che chiedono sempre nuovi eventi all’Amministrazione o attendono le feste religiose come momenti che attraggono utenti a Sala per riceverne un indotto indiretto, di quelli che vogliono che Sala cresca culturalmente e politicamente, non imitando l’imbarbarimento romano ma guardando a quei valori che concorrono ad elevare l’azione politica, alla quale e, sola a quella, può essere mossa opposizione”.
– Claudia Monaco –
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