Questa mattina, presso la Sala Giunta del Comune di Salerno, è stato presentato il progetto “La Cassetta Rossa”, un modo per permettere alle donne vittime di violenza, mobbing e stalking di denunciare, anche anonimamente.
L’iniziativa è stata promossa dal Centro Italiano Femminile (CIF) e dal Comune di Salerno, in occasione occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
“La violenza è diventata un problema sociale e il dato allarmante è che nell’ultimo anno oltre 50mila donne si sono rivolte ai centri antiviolenza italiani – spiega Maria Pia Perisano, presidente del CIF provinciale di Salerno – L’associazione è presente da oltre 70 anni a livello nazionale e siamo vicine a tante donne accompagnandole gratuitamente in un percorso legale e psicologico. Speriamo che le donne in difficoltà riescano a cogliere questa opportunità.”
A Salerno, per il momento, sono state installate 3 Cassette Rosse in diversi punti della città: presso la sede del CIF nel centro storico, presso l’Assessorato delle politiche sociali e la terza nel Palazzo di Città.
“L’Amministrazione comunale da anni sostiene queste iniziative. È importante lavorare in sinergia con le associazioni per mettere in campo azioni concrete per aiutare le donne che subiscono violenze di genere – dichiara Nino Savastano, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno – Grazie a dei fondi regionali, apriremo per il 2019 una Casa Rifugio a Salerno, un centro protetto con sede in un bene confiscato, per accogliere e accompagnare per 2 anni le donne che denunciano una violenza”.
Alla cerimonia erano presenti molte volontarie che operano nell’associazione CIF, per dare un supporto legale e psicologico:” La nostra esperienza – raccontano – ci ha fatto capire come, ancora oggi, possa essere difficile trovare il coraggio di chiedere aiuto, per vergogna, per paura o perché ci si sente sotto controllo. Per questo abbiamo pensato di riprendere un antico ma ancora efficace mezzo di comunicazione: scrivere su carta”.
– Rosanna Raimondo –