Due milioni di euro dalla Presidenza del Consigli dei Ministri, che si aggiungono al milione già stanziato nell’ambito del “Programma Operativo Val d’Agri”. Così, con 3 milioni di euro, il Comune di Marsico Nuovo interverrà per recuperare “Palazzo Boccia”.
Una struttura che ha come nome originario Palazzo Barrese-Li Prati ed è uno dei palazzi più interessanti del patrimonio edilizio della città.
Gravemente danneggiato dal sisma nel 1980, è stato donato nel 1988 da Giovanni Boccia al Comune. Per ottenere il finanziamento da due milioni di euro, la precedente amministrazione, quando l’attuale primo cittadino Gelsomina Sassano era vicesindaco, presentò un progetto nell’ambito del “Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate”.
Con apposito decreto, nel giugno del 2017, la Presidenza del Consiglio dei Ministri emanò decreto di finanziamento per i primi 46 progetti in graduatoria. In ultimo, grazie anche all’interessamento dell’Anci, il Governo ha destinato ulteriori fondi che sono andati a coprire decine di altri progetti, facendo rientrare anche Marsico Nuovo, all’82° posto su 451 candidature.
Il Palazzo Boccia, edificato nel 1175, è stato realizzato du due piani, ha due torri ed ospita 25 stanze, che si affacciano su tre cortili e giardini interni.
“E’ un sogno che si avvera – ha dichiarato il sindaco, Gelsomina Sassano -. Presuntuosamente all’ultimo comizio prima delle elezioni dissi che un giorno volevo essere ricordata per aver ristrutturato Palazzo Boccia. Adesso ci siamo quasi. Si tratta di un importante recupero che andremo a fare a breve. Siamo in fase di valutazione per capire bene cosa realizzare all’interno, le idee sono diverse”.
Tra queste, realizzare uno spazio pubblico, un museo di arte sacra e anche una scuola di restauro. La decisione verrà presa in fase di progettualità.
Il sindaco Sassano ha ricevuto notizia ufficiale del finanziamento dopo la sottoscrizione sul decreto di concessione delle somme da parte di Paola Paduano, Capo Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
– Claudio Buono –
Foto Fabio Cocchia