“Lo avevamo sospettato, ma nell’ultimo Consiglio comunale ne abbiamo avuto la certezza: la frattura tra il sindaco e il consigliere ‘indipendente’ Vricella è stata ricomposta“.
Ad affermarlo, in una lettera ai cittadini, è il Gruppo consiliare “Sì, Cambia” del Comune di Sant’Arsenio.
“Tutti gli attacchi fatti a suon di manifesti sono ormai alle spalle visto che quest’ultimo non ha avuto remore ad approvare tutti gli argomenti all’ordine del giorno ed in particolare il bilancio previsionale, atto che normalmente è sintesi dell’indirizzo e delle politiche della maggioranza – si legge nel documento -. Ci resta quindi difficile comprendere come il consigliere Vricella possa votare in accordo con i consiglieri che lui stesso accusa di scarso impegno e con gli assessori che più volte ha definito ‘fantasmini’, volendo sottolineare la loro assenza sulla scena politica santarsenese“.
“Non ci stupiamo del comportamento dell’ex assessore, che più volte ha tentato di rientrare in maggioranza, né del sindaco, che pur di rafforzare la sua squadra ha ceduto alle richieste avanzate – afferma il Gruppo di minoranza -, ma non riusciamo a capire come possano accettarne passivamente il reintegro coloro i quali hanno dovuto subire gli attacchi (non ultimo quello lanciato nella dichiarazione di voto in Consiglio) e gli sberleffi di chi ha sempre ritenuto di essere l’unico capace a dare sostegno al sindaco“.
“L’accordo – come scritto sul manifesto -, per ammissione dello stesso Vricella che non ha paura a dirlo pubblicamente, sembra sia stato raggiunto con la pubblicazione del bando per la gestione del rifugio in località lago al monte Carmelo. Un bando palesemente illegittimo: per le modalità di offerta poco chiare, per i numerosi errori che ne compromettevano l’interpretazione e che non rispetta la disciplina di legge riguardante la digitalizzazione delle procedure di gara in materia di contratti pubblici. Bando che avevamo tentato di annullare in autotutela anche per evitare futuri contenziosi a carico del Comune, ma che è stato ugualmente ripubblicato ignorando nuovamente la legge“.
“Ad un anno dalle prossime elezioni è il momento di avanzare qualsiasi richiesta, anche quella palesemente più assurda – scrive il Gruppo ‘Sì, Cambia’ -. Il sindaco pur di creare consenso tenterà di tutto per esaudirle anche se dovesse andare contro le norme. Confidiamo in un moto d’orgoglio di chi finora ha subito passivamente offese e accordi sottobanco“.