C’è la messa alla prova per la 17enne che lo scorso anno uccise a coltellate la nonna in Via Tavernelle a Capaccio Paestum.
E’ quanto stabilito ieri nel corso del rito abbreviato celebrato dinanzi al Tribunale per i Minorenni di Salerno. Se la giovane supererà il periodo di prova di tre anni, il reato sarà estinto.
Lo scorso anno la 76enne Ermenegilda Candreva fu uccisa con 7 coltellate per motivi che ancora oggi rimangono sconosciuti. La ragazza ha sempre affermato di essersi difesa. Le accuse a suo carico sono omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dal rapporto di parentela.
La 17enne si trovava in una comunità dopo un periodo passato nel Carcere di Nisida. La misura cautelare, dunque, è stata sospesa.
La sospensione del procedimento penale con messa alla prova rientra nella normativa legata ai processi penali a carico dei minorenni: prevede l’estinzione del reato in caso di esito positivo del percorso.
La giovane, dunque, potrà ricominciare le sue normali attività parallelamente ad un percorso di recupero.
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