Picchiò a morte un venditore ambulante nigeriano per strada a Civitanove Marche, in provincia di Macerata. A distanza di poco più di un anno la Corte d’Assise di Macerata ha pronunciato la sentenza per Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, 33enne originario di Salerno.
Una condanna a 24 anni di reclusione per omicidio volontario aggravato dell’ambulante Alika Ogorchukw avvenuto il 29 luglio dello scorso anno.
Ferlazzo dopo l’omicidio sostenne che l’ambulante avesse importunato la sua ragazza. Secondo gli investigatori Ogorchukw sarebbe stato troppo insistente nel tentare di vendere la sua merce alla donna suscitando così l’ira del fidanzato, Ferlazzo, che gli tolse una stampella usata come appoggio per picchiarlo, dopodiché si mise a cavalcioni sulla vittima e gli schiacciò la testa a terra fino a ucciderlo.
I giudici non hanno accolto invece la richiesta dell’ergastolo che era stata avanzata dal pm, ma hanno concesso le attenuanti generiche, equivalenti alle aggravanti, applicando così la pena massima che in questi casi è di 24 anni. Per quanto riguarda il risarcimento, i giudici hanno concesso una provvisionale di 350mila euro a favore della moglie e del figlio di Alika e 40mila euro ciascuno agli altri membri della famiglia ammessi come parti civili. L’imputato è stato poi assolto per il reato di rapina, nonostante dopo l’omicidio si fosse ritrovato in tasca il telefono cellulare del nigeriano ucciso.
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