L’indiano Harmandeb Singh è stato condannato a 30 anni di carcere per l’omicidio di un connazionale, il suo collega Lakhvor Singh, ucciso a coltellate ad Eboli.
Come si legge sul quotidiano “Il Mattino” la Procura aveva richiesto per l’uomo l’ergastolo, ma il Gup Perrotta, dopo il giudizio abbreviato, ha deciso per la pena inflitta.
I fatti risalgono al 13 settembre del 2018 quando l’indiano condannato, con un coltello da cucina, colpì Singh mentre dormiva nella stessa stanza in cui abitavano insieme. Tutti e due, infatti, lavoravano presso una stessa azienda bufalina ad Eboli tra località Cioffi e Campolongo.
Il colpevole fu fermato dai Carabinieri della locale Compagnia poco dopo il fatto e con loro ammise di subire vessazioni dal connazionale che in azienda ricopriva il ruolo di suo superiore. Harmandeb permise ai militari dell’Arma anche di ritrovare l’arma del delitto.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti i due colleghi erano usciti insieme nel pomeriggio, poi avevano cenato, bevuto e litigato. Nella notte l’assassino decise quindi di togliere la vita a Lakhvor mentre dormiva che, secondo le risultanze dell’autopsia, morì dissanguato
– Chiara Di Miele –
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