La tutela e la salvaguardia del Creato, la responsabilità e l’attenzione verso il prossimo al centro della Via Crucis che si è ieri svolta a Montesano per dire ancora una volta “No” a opere impattanti per il territorio.
Promotore dell’iniziativa è stato il parroco di Montesano Scalo don Donato Varuzza che, alla presenza dei frati francescani e di un nutrito gruppo di fedeli, ieri sera, ha organizzato la singolare iniziativa. Un paese che, ancora una volta, attraverso piccole e grandi iniziative continua a dire “no” alle diverse richieste da parte delle multinazionali, in primis l’ormai nota stazione elettrica Terna.
Sullo sfondo anche l’enciclica di papa Francesco dedicata al tema e pubblicata poco più di un anno fa, “Laudato sì”, divenuta testo di riferimento nel dialogo con ambienti politici, culturali, scientifici attraverso l’appello lanciato dal Pontefice.
Presenti, tra gli altri, diversi membri del Comitato cittadino “Nessun dorma”, la Presidente Teresa Rotella ed il Consigliere comunale Michelina De Paolo.
“Bisogna portare la croce della Terra – ha spiegato don Donato – una Terra Ferita, oltraggiata dall’uomo. E noi vogliamo pregare per quanti subiscono questo inquinamento. Il Vallo di Diano ha una percentuale di tumori altissima per colpa di un atteggiamento strafottente dell’uomo nei confronti del Creato”.
L’iniziativa del parroco è nata dopo aver saputo del racconto di fede di una donna morta qualche mese fa in un ospedale di Nocera per un male incurabile dovuto all’inquinamento ambientale.
“Montesano ha diverse ferite – ha spiegato Teresa Rotella – sono ferite aperte come la Snam di Tardiano e la stazione elettrica Terna per non parlare di quelle che potrebbero arrivare con la richiesta di trivellazioni petrolifere. Noi continuiamo ad essere vigili e l’appello è quello di continuare a rimanere uniti”.
A conclusione, la Presidente del Comitato ha spiegato in breve l’iter giudiziario riguardo la stazione Terna e i prossimi appuntamenti.
– Claudia Monaco –