“Prospettive Turistiche delle Aree Interne dopo la pandemia” è il tema del dibattito tenutosi questa mattina nella Certosa di San Lorenzo a Padula. Al centro della discussione, avvenuta alla presenza di un notevole parterre, la ripresa del turismo dopo il delicato periodo pandemico. Presenti, oltre a tantissimi amministratori del Vallo di Diano e alle autorità militari, i consiglieri regionali Luca Cascone, Corrado Matera, Franco Picarone e Tommaso Pellegrino, l’assessore regionale al Turismo Felice Casucci e l’On. Piero De Luca, vicecapogruppo PD alla Camera.
“La gente vuole lavorare, non vuole solo ristori – ha evidenziato il sindaco Paolo Imparato nel suo saluto istituzionale – il turismo deve essere settore trainante dopo la pandemia“.
“La pandemia ha cambiato il futuro del turismo – ha aggiunto il presidente della Comunità Montana Francesco Cavallone – quello che sta facendo la Comunità con il progetto Aree interne è importante“.
Nel corso dell’incontro sono state illustrate anche due relazioni tecniche a cura del Segretario Generale del Comune di Padula, Francesco Cardiello e dell’assessore alla Cultura, Filomena Chiappardo, sulla Certosa di Padula. Tra le novità, inoltre, l’istituzione da parte del Comune di Padula di una Fondazione di partecipazione. Si tratta di un modello diverso perché si colloca tra la fondazione tradizionale e l’associazione e punta a sfruttare le ricchezze del territorio.
Il Presidente della Commissione regionale Trasporti, Luca Cascone, ha sottolineato quanto sia importante la mobilità per lo sviluppo del turismo. “La mobilità favorisce il turismo e nelle aree interne agevola la vivibilità – ha dichiarato – la Regione vuole continuare a investire in interventi di mobilità. L’Alta Velocità sarà un valore aggiunto”. Il tema della linea dell’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria è stato affrontato anche dal Presidente della Commissione Bilancio regionale, Franco Picarone: “C’è un grande dibattito sull’Alta Velocità ma bisogna lavorare su collegamenti tra coste e aree interne e fare un lavoro che possa valorizzare il territorio – ha spiegato – Il tema della denatalità, piuttosto, è diventato economico e centrale. Abbiamo una perdita assoluta di nuovi nati. Il Paese sta invecchiando ed è fanalino di coda in Europa. Bisogna lavorare per incentivare le nascite e creare condizioni vantaggiose”.
Ottimista il consigliere regionale Tommaso Pellegrino: “Dopo pochi mesi abbiamo messo in campo una strategia di programmazione in cui si parla tanto di aree interne. Dobbiamo ridare autonomia alla Certosa di Padula per creare una ricaduta economica sul territorio e creare un modello Paestum. Dobbiamo pensare oggi e realizzare subito domani!”.
“In questi anni abbiamo lavorato sulla strategia delle Aree Interne che mette insieme tutti – ha dichiarato il consigliere Corrado Matera – e soprattutto sulla diversificazione turistica. Sono stati creati grandi progetti”.
Per l’assessore regionale al Turismo Felice Casucci, invece, non si può più “pensare in maniera campanilista ma ragionare secondo un criterio di valorizzazione del territorio”. Grande soddisfazione per l’assessore che ha svolto la prima visita istituzionale nella Certosa. “Non dimentichiamo mai che la politica deve avere un fine nobile e soprattutto deve pensare alla cura delle persone e delle loro storie”, ha concluso Casucci.
“E’ una giornata importante, vedo tanto entusiasmo – ha concluso l’on. Piero De Luca – ci troviamo alla vigilia di una stagione nuova, di un momento di rilancio. Siamo riusciti ad ottenere sostegno per mettere in campo progetti per ricostruire le comunità devastate. Tra poche settimane verrà meno il blocco dei licenziamenti e questo avrà un impatto devastante: investire nelle aree interne significa dare opportunità a milioni di famiglie. Dobbiamo puntare su settori strategici. Ci sono investimenti per 4 miliardi di euro nei prossimi anni per valorizzare le aree interne e bisogna attivare progetti da realizzare concretamente. L’Alta Velocità ritengo che sia un’opportunità. Otterremo una fermata in provincia di Salerno, probabilmente più vicina al Vallo di Diano che al Cilento ma che permetterà di rafforzare le infrastrutture e le economie”.