I Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, nel delicato periodo connotato dal protrarsi dell’emergenza epidemiologica, oltre alle attività di controllo del territorio, sono sempre più concentrati nel monitoraggio del Web, rivolgendo particolare attenzione a coloro che, anche a causa della maggiore permanenza a casa, spesso navigano in rete per le più diverse esigenze e così risultano esposti a possibili contatti con malintenzionati di cui potrebbero divenire vittime di reati informatici.
I militari dei locali Comandi Stazione hanno individuato e denunciato all’Autorità Giudiziaria 6 persone, tutte residenti in altre regioni, responsabili di truffa via web ai danni di ignari cittadini.
A Vietri di Potenza un giovane del posto è stato contattato da una 25enne e da un 46enne che, fingendosi agenti assicurativi, lo hanno indotto a stipulare una polizza assicurativa poi risultata falsa. La vittima, per la conclusione del contratto, ha accreditato sul conto corrente postale della donna circa 300 euro.
Un 20enne, dopo avere messo in vendita abbigliamento per neonati tramite un’inserzione online, ha indotto una donna di Montemurro, interessata all’acquisto, ad effettuare in suo favore un versamento di circa 70 euro su carta prepagata quale corrispettivo della merce. Il venditore, dopo avere incassato l’ingiusto profitto, non ha inviato il prodotto pattuito.
A Corleto Perticara un uomo ha effettuato un bonifico di 1100 euro a favore di un 41enne che aveva proposto sul suo profilo Facebook la vendita di quattro pneumatici per trattore. La compravendita non si è realizzata perché l’acquirente non ha ricevuto quanto concordato.
A Picerno una giovane ha accredito 250 euro sul conto corrente bancario di un 49enne che aveva pubblicato un annuncio su un social media per la vendita di una borsa che non è stata mai spedita.
Infine a Viggiano una donna ha contattato un 30enne che aveva diffuso un annuncio online per la vendita di un robot da cucina. Gli ha versato 600 euro su carta prepagata quale corrispettivo dell’elettrodomestico ma l’inserzionista, ricevuto il pagamento, non ha spedito l’apparecchio.
Queste vicende costituiscono un’ulteriore occasione per invitare i cittadini potenzialmente coinvolti in casi analoghi a rivolgersi immediatamente alle Stazioni dell’Arma distribuite capillarmente nel Potentino o a inviare segnalazioni al Numero Unico di Emergenza “112”, così da consentire di poter attuare investigazioni tempestive utili per poter risalire ai singoli autori.