Le truffe agli anziani sono un deprecabile fenomeno in crescita nel nostro Paese. Quotidianamente sono sempre di più i tentativi di carpire la fiducia di una fascia fragile della popolazione per farsi consegnare denaro o preziosi con le scuse più varie, da quella del finto incidente alla consegna del pacco tramite corriere.
L’Arma dei Carabinieri è da sempre sensibile a questo fenomeno e puntualmente elargisce preziosi consigli per non cadere nel tranello dei truffatori. Grazie al supporto del Comando Provinciale di Salerno la nostra redazione ha intervistato sull’argomento il Tenente Colonnello Sante Picchi, Comandante della Compagnia Carabinieri di Vallo della Lucania. Il Tenente Colonnello Picchi vanta un curriculum ricco e brillante: ha comandato la Compagnia di Monfalcone (Gorizia) e il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Campi Salentina (Lecce), oltre al Nucleo Informativo del Gruppo Castello di Cisterna, alla Compagnia di Vico del Gargano (Foggia). Originario del Lazio e laureato in Giurisprudenza, è stato insignito delle principali onorificenze di comando, della Medaglia mauriziana, Lungo comando e Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica.
- In che contesto si verificano gli episodi di truffa e qual è la potenziale vittima?
Spesso si verificano episodi in cui alcuni malintenzionati, proponendosi in diverse vesti, ingannano i malcapitati appropriandosi dei loro beni. Evitare di essere raggirati non è facile poiché vengono applicate particolari tecniche che cercano di carpire la buona fede della “vittima” designata. Le truffe colpiscono in particolare anziani che vivono soli o non si trovano frequentemente in compagnia di familiari o conoscenti. Il passaparola, i rapporti di vicinato e la collaborazione fra le persone e le Forze dell’ordine possono contribuire a combattere i soggetti sospetti che si vogliono approfittare delle persone deboli. Intuire le intenzioni di tali soggetti è difficile ma, per cercare di non essere truffati, è utile tener presente alcuni consigli. Chiamare sempre il 112 o il numero della Stazione Carabinieri, ogni volta che vengono notati movimenti anomali o si ricevono visite di persone sconosciute sospette.
- Quali sono i consigli per non rimanere vittima di truffe del genere?
Non fate entrare in casa chi non conoscete personalmente, anche se si tratta di donne; i malfattori, per farsi aprire la porta, potrebbero presentarsi anche in coppia. Tenete accanto al telefono i numeri dei servizi di pubblica utilità così da averli subito a portata di mano in caso di necessità. Non date mai soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di vario tipo. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento di bollette, rimborsi o per sostituire banconote date erroneamente. Non dimenticate che, solitamente, il controllo delle utenze domestiche (acqua, luce) viene preannunciato con un avviso ufficiale che indica il motivo, il giorno e l’ora della visita del tecnico. Diffidate degli estranei che vengono a trovarvi in orari inusuali, soprattutto se siete soli, e prima di aprire la porta o il cancello controllate dallo spioncino o da una finestra. Se si tratta di una persona che non avete mai visto aprite con la catenella attaccata e se non l’avete è utile farla montare, visto che è di poca spesa. Prima di far entrare qualcuno, accertatevi della sua identità, dei motivi della sua visita ed eventualmente fatevi mostrare il tesserino di riconoscimento. Nel caso in cui abbiate dei sospetti, fatevi assistere da un conoscente. Potete anche telefonare all’ufficio di zona dell’Ente a cui lo sconosciuto dice di appartenere e verificare la veridicità dei controlli da effettuare.
- Cosa fare quando invece si ricevono telefonate sospette o qualcuno si spaccia per corriere o altra figura presentandosi all’ingresso di casa?
Fate attenzione a non chiamare utenze telefoniche fornite dagli sconosciuti perché dall’altra parte potrebbero esserci i loro complici e mostrate particolare cautela nell’acquisto di merce venduta a domicilio e se la situazione non vi è chiara fatevi assistere e consigliare prima di comperare o sottoscrivere contratti. Se avete fatto entrare qualcuno in casa o vi intrattiene sulla porta d’ingresso, tenete conto che, mentre vi parla, altri potrebbero penetrare dal retro e rubare in altre stanze. Se avete aperto la porta ad uno sconosciuto e vi sentite a disagio, non perdete la calma. Invitatelo ad uscire dirigendovi verso la porta. Aprite la porta e ripetete l’invito, comunicandogli che se non andrà via chiamerete i Carabinieri.
- E quando, al contrario, qualche persona sospetta avvicina gli anziani in strada?
Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione, anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili. Quando fate operazioni di prelievo o versamento di denaro in banca o ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze prestabilite. Durante l’andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi e non fatevi distrarre. Custodite i soldi prelevati in tasche e posti diversi. Inoltre ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato.
- Quali sono le altre occasioni in cui bisogna prestare attenzione?
Diffidate sempre dagli acquisti molto convenienti e dai guadagni facili: spesso si tratta di truffe o di merce rubata. Non partecipate a lotterie non autorizzate e non acquistate prodotti miracolosi od oggetti presentati come pezzi d’arte o d’antiquariato se non siete certi della loro provenienza e qualità. Non accettate in pagamento assegni bancari da persone sconosciute e quando effettuate acquisti online è opportuno controllare se il sito internet è sicuro effettuando i pagamenti con sistemi affidabili o carte prepagate con fondi limitati. Non firmate nulla che non vi sia chiaro e consigliatevi sempre con persone di fiducia ed esperte. Quando utilizzate il bancomat usate prudenza ed evitate di operare se vi sentite osservati.
- Cosa, invece, possono fare i familiari o gli amici per proteggere gli anziani dalle truffe?
Figli, nipoti, parenti non devono lasciare soli gli anziani e anche se non abitano con loro devono farsi sentire spesso e interessarsi dei loro problemi quotidiani. Ricordate agli anziani di essere cauti nei contatti con gli sconosciuti. Se hanno il minimo dubbio ditegli di chiedere aiuto a voi, ad un vicino di casa oppure di contattare il 112. Se accanto a voi abitano anziani, scambiate con loro qualche parola. La vostra disponibilità li farà sentire meno soli. Comunicate al 112 le circostanze anomale o sospette che coinvolgono il vostro vicino e se all’abitazione dei vostri anziani vicini si presentano degli sconosciuti consigliateli di contattarvi per chiarire la situazione. La vostra presenza li rassicurerà. In banca ed in ufficio postale è importante che gli impiegati siano sensibili e pazienti e se si presenta un anziano e fa richiesta spropositata di denaro contante cerchino di comprendere ciò che gli sta accadendo. Uffici postali e banche ribadiscano, anche con cartelli, che all’esterno nessuno è autorizzato ad effettuare controlli di denaro, invitandoli a chiamare per ogni chiarimento.