Truffarono un’anziana coppia di Lauria svuotandogli l’intero conto con oltre 2 milioni di euro. E’ stato così deciso il rinvio a giudizio dal Gup del Tribunale di Lagonegro per due pronipoti degli anziani, il direttore, all’epoca dei fatti, di Poste Italiane di Lauria e due funzionari. Soltanto una persona coinvolta non è stata rinviata a giudizio ma dovrà rispondere, separatamente, di falsa testimonianza.
I fatti risalgono al 2017 quando dopo la morte dell’anziano un nipote si è reso conto di non aver ricevuto nulla in eredità e facendo partire, tramite gli avvocati, una verifica patrimoniale sui conti degli zii. Ha così scoperto, dopo un’indagine della Guardia di Finanza, che sul conto dell’anziano erano state effettuate operazioni finanziarie connesse all’accensione di polizze vita “unit linked” per 1.300.000 euro presso uno sportello delle Poste a beneficio dei due pronipoti indagati come presunta donazione. Le successive indagini hanno portato i Finanzieri ad appurare lo stato di analfabetismo di uno dei coniugi mentre l’altro, all’epoca dei fatti, versava in accertate condizioni di inabilità fisiche e mentali. Sono state quindi ricostruite tutte le operazioni finanziarie a monte delle polizze rivelatesi del tutto illecite e perpetrate con la necessaria connivenza di funzionari e dipendenti postali e inoltre sono state individuate ulteriori operazioni finanziarie anomale tese alla sottrazione di fondi ai coniugi perpetrate nel 2016 e negli anni precedenti. Nel complesso sono stati sottratti illecitamente oltre 2 milioni di euro.
La Procura della Repubblica di Lagonegro, poi, ha accertato i reati di circonvenzione di incapace, truffa aggravata, indebito utilizzo di carte di pagamento, riciclaggio ed autoriciclaggio.
“Siamo soddisfatti del lavoro certosino svolto dalla Guardia di Finanza di Lauria – hanno affermato i legali della parte civile Antonio Donadio e Raffaele Melfi ad Ondanews -. Sono stati meticolosi nel ricostruire gli aspetti ed i rapporti finanziari intrattenuti tra gli anziani con lo sportello postale ed appurare la realtà dei fatti e tutti i movimenti sospetti. E’ stata un’indagine strepitosa, sia da parte della Finanza che della Procura, e quando si lavora con senso del dovere la giustizia viene sempre fatta. Durante la prima udienza chiameremo anche Poste Italiane, costituitasi parte civile nel processo, poiché dovrà rispondere delle azioni svolte dai propri funzionari. Il fatto ha destato non poco stupore nella cittadina, in quanto nessuno si sarebbe aspettato che l’anziano possedesse una fortuna, ma soprattutto per ciò che è accaduto e le modalità con cui si è consumata la truffa”.
Il processo, in cui oltre a Poste Italiane si sono costituiti parte civile due nipoti della coppia, prenderà il via il 23 novembre.
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