A distanza di 9 anni torna alla ribalta della cronaca la vicenda del buco da oltre 1 milione e 500mila euro nelle casse dell’ufficio postale di Polla. Ad essere prosciugati sarebbero stati i libretti di risparmio ed i conti correnti di decine di clienti dell’ufficio. Ad essere prosciugato anche il conto corrente delle suore dei Sacri Cuori.
Protagonista della vicenda, l’ex direttrice dell’ufficio postale, già in pensione quando sono stati scoperti gli ammanchi.
Ieri sera ad occuparsi di truffe e raggiri compiuti da dipendenti postali è stata la trasmissione “Mi manda Rai 3” condotta da Salvo Sottile.
Tra gli ospiti in studio c’era Antonio Capuano, un pensionato di Polla che ha raccontato la sua vicenda. “La mia famiglia ha visto sparire nel nulla 106mila euro – ha raccontato Capuano – dopo la morte di mia suocera. La dipendente delle Poste avrebbe dovuto cointestare dei buoni fruttiferi e dei libretti postali ai suoi eredi, cosa che non è mai stata fatta e i soldi sono spariti”.
La vicenda giudiziaria iniziata nel 2008 ancora deve arrivare ad una conclusione.
Il processo di primo grado è ancora in corso, nonostante siano trascorsi 9 anni, perché la fase iniziale delle indagini è durata circa 3 anni. Inizialmente il procedimento si stava svolgendo presso il Tribunale di Sala Consilina per poi essere trasferito a quello di Lagonegro nel 2013 dopo l’accorpamento disposto dal Ministero della Giustizia.
L’ex direttrice, accusata del reato di appropriazione indebita è difesa dall’avvocato Franco Di Paola di Sala Consilina.
– Erminio Cioffi –